Torna a far paura la legionella: due casi sospetti nel fine settimana

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Due sono i casi sospetti di legionella registrati lo scorso fine settimana: uno in città e uno in provincia.

Per avere la conferma, bisognerà attendere i tempi tecnici delle analisi, che richiedono diversi giorni.

Dall’inizio del 2019, sono ben quarantotto i casi di legionella confermati a Parma e provincia: venti sono stati notificati nel Distretto Ausl di Parma, sedici a Fidenza, nove nel Distretto sud est e tre nel Distretto Valli Taro Ceno.

Cozzolino definisce i contagi di quest’anno un “rumore di fondo” spiegando che,l’aumento dei casi dal 2016, non è tanto imputabile ad un’effettiva escalation, ma “ad un’aumentata sensibilità dei clinici e dei medici ospedalieri e ad un aumento delle diagnosi.”

Oggi, con le affinate tecniche diagnostiche, è possibile non solo isolare il batterio, ma tracciarne un profilo genetico e comparare i casi di contagio per arrivare a capire eventuali correlazioni e quindi ipotizzare l’esistenza di un focolaio.

L’Ausl rassicura che al momento non ci sono indicazioni di particolari precauzioni per la popolazione.

Il contagio avviene solo per inalazione di minuscole gocce (aerosol) di acqua contaminata.

L’infezione non si trasmette da persona a persona, né bevendo acqua anche se contaminata, e l’acqua del rubinetto può essere bevuta tranquillamente.

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