Il caso di Antonella Lambri, la consulente finanziaria numero uno di Sanpaolo Invest cui è stato di recente ritirato il mandato di consulenza da parte della mandante, non smette di generare commenti nella comunità italiana dei consulenti finanziari. Con punte particolari nelle province di Parma e Piacenza dove era operativa.
Con un portafoglio in gestione stimato intorno ai 200 milioni di euro (sembrano infatti inverosimili alcune voci che la vedevano sfiorare il miliardo), Lambri era molto conosciuta nel settore, in virtù delle sue attività promozionali, della capacità di comunicare attraverso ogni canale (dai social network alla radio, dai salotti finanziari all’autobiografia) e dei numerosi eventi organizzati per la diffusione dell’educazione finanziaria.
In questo modo era riuscita a mettere insieme i750 clienti personali che tanta perplessità hanno generato nei colleghi.
La totalità dei consulenti finanziari che hanno scelto di commentare la notizia su Citywire.it, così come i numerosi professionisti emiliani contattati questa mattina, hanno infatti ritenuto impossibile seguire un numero così elevato di investitori: “750 clienti sono tanti da seguire anche per chi fa i salotti finanziari” o “250 clienti sono già tanti da seguire, soprattutto se sono clienti top: 750 sono troppi anche per superman“.
Alcuni colleghi hanno collegato proprio al notevole numero di assistiti di Lambri l’origine di quelle “mancate corrispondenze contabili-amministrative” che avrebbero generato prima le indagini e poi la rescissione del mandato da parte di Sanpaolo Invest.
Altri consulenti finanziari hanno invece giudicato semplicemente ingiustificabile un simile comportamento, quale che fosse il numero di clienti: “Cosa vuol dire troppi clienti? Non si può essere corretti e onesti con tanti clienti?” è stato commentato.
Fonte: Citywire
