Alluvione- Dall’Olio (PD): “Pizzarotti si risparmi vittimismo, resta responsabilità per mancato piano d’emergenza”

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Nicola Dall’Olio, Capogruppo PD Consiglio comunale di Parma nel 2012-2017, replica al sindaco Federico Pizzarotti dopo la decisione del Tribunale al “non luogo a procedere” sul caso Alluvione 2018.

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“Pizzarotti si risparmi vittimismo e accuse infondate – scrive l’ex capogruppo Pd, Nicola Dall’Olio- Le responsabilità amministrative per l’assenza del piano di emergenza rimangono.
Il vittimismo del sindaco Pizzarotti sulla vicenda giudiziaria dell’alluvione del Baganza è del tutto fuori luogo ed è inaccettabile che utilizzi il proscioglimento per lanciare, contro l’opposizione dell’epoca in Consiglio comunale, l’accusa falsa, di avergli addossato “tutta la colpa dell’alluvione”.

Nessuno si è mai sognato di attribuirgli colpe dirette per un evento che ha cause e responsabilità molteplici e stratificate nel tempo: dalla cementificazione delle zone golenali, con costruzioni abusive e non che hanno ridotto la sezione del torrente nel tratto cittadino; ai cambiamenti climatici che hanno portato all’incremento della frequenza e dell’intensità degli eventi estremi di pioggia, come quello che nell’ottobre del 2014 si verificò nel bacino del Baganza innescando una piena velocissima e di portata eccezionale. Sono cause che non possono certo essere attribuite all’agire di una singola amministrazione comunale.

Quello che invece, come principale gruppo di opposizione, abbiamo sempre contestato al sindaco Pizzarotti, nella sua veste di autorità di protezione civile, è stata la sottovalutazione delle ripetute allerte meteo e l’assenza del piano di emergenza, benché i quartieri poi colpiti dall’alluvione fossero già stati individuati e cartografati come aree a rischio di esondazione.

E’ un fatto, e non un’opinione, che l’amministrazione non disponesse del piano di emergenza così come previsto per le zone a rischio dalla legge 100 del 2012 sulla protezione civile. Così come sono fatti documentati i ripetuti e inascoltati solleciti tra novembre 2012 e luglio 2014 da parte di Prefettura e Provincia affinché il Comune si mettesse in regola con la legge.

Il giorno dell’alluvione, la sottovalutazione delle allerte meteo e l’assenza del piano di emergenza ha fatto sì che gli agenti di polizia municipale arrivassero sul posto all’ultimo momento senza chiare indicazioni su cosa fare e senza precise procedure di allerta della popolazione e di evacuazione dei centri sensibili e a più alto rischio come l’ospedale delle Piccole Figlie, le residenze protette di Villa Parma, la scuola per l’infanzia di Via Stirone. A questo doveva servire il piano di emergenza che mancava. Solo la fortuna e l’intraprendenza di alcune persone ha evitato che potesse accadere il peggio nei poliambulatori delle Piccole Figlie e nella centrale Telecom.

Il fatto che il Giudice per le Indagini Preliminari non abbia rilevato profili di responsabilità penale a carico del sindaco Pizzarotti , mi fa piacere, sul piano personale, per lui e per le altre persone che erano coinvolte dalle indagini. Ma questo non toglie le sue responsabilità amministrative come autorità di protezione civile per quanto attiene la prevenzione del rischio e la gestione dell’emergenza. E non giustificano né il suo vittimismo, né una narrazione infondata e di comodo con il solo fine di gettare discredito su chi, ai tempi, lo ha incalzato nei fatti e sul piano delle sue documentate mancanze amministrative.

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