Caso Alluvione 2014, “non luogo a procedere”. Pizzarotti: “Giustizia dopo 5 anni di attacchi”

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Non luogo a procedere per il sindaco Federico Pizzarotti sul caso alluvione del 2014. A dichiararlo il primo cittadino che con un lungo post su Facebook si sfoga:

“Fui accusato di disastro colposo: oggi il Tribunale ha rigettato quelle gravi accuse nei miei confronti per i fatti dell’alluvione 2014. Non luogo a procedere, secondo la giustizia italiana.

Ciò rende giustizia a quanto ho sempre sostenuto: abbiamo fatto tutto quello che si poteva fare per mettere in sicurezza Parma, rimboccandoci le maniche e lavorando sodo per risollevare la città. La sentenza cancella 5 anni di attacchi in cui le opposizioni addossarono tutta la colpa dell’alluvione al sottoscritto.

La giustizia arriva più lenta delle accuse infamanti. Ma arriva sempre.

L’alluvione è ancora una ferita aperta: in quei giorni Parma ha dimostrato un grande coraggio e una grande voglia di riscatto, perché in soli 7 giorni di pulizie e lavori, assieme agli angeli del fango, cancellammo il disastro causato dall’alluvione nelle strade e nelle vie e nelle piazze.

Oggi l’iter per la realizzazione della cassa di espansione è in corso, è stato assegnato l’incarico per il progetto esecutivo, che metterà in sicurezza definitivamente la città dal rischio di nuove alluvioni.

Ma oggi è anche il giorno della verità e della giustizia, e io sono contento per me e per la mia famiglia: ho sempre agito con onestà, correttezza e impegno. È la quarta volta consecutiva che i giudici archiviano accuse nei miei confronti.

Fare il sindaco è il lavoro più difficile ma più bello del mondo. Oggi sono orgoglioso di aver sempre agito con tutta la determinazione e passione che un sindaco può metterci per la sua città. Avanti sempre”.

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