Parma, doppio Inglese poi il suicidio: contro la Spal finisce 2-3

Gara in mano e sogno Baraye in campo: poi i ducali si addormentano e la Spal la ribalta.

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Il cielo è grigio sopra al Tardini, illuminato da un pallido sole, a tratti avvolgente e caldo,  in un pomeriggio tipico dell’inverno padano. All’andata il Parma non era sceso in campo, al Dallara, contro la Spal, regalando la gara. Al ritorno, l’ha gettata dopo averla avuta in pugno, un suicidio senza aggettivi ne attributi. Due gol di Inglese, il primo su rigore, e un buon primo tempo avevano messo la gara su binari scorrevoli, poi dormita e suicidio: il Parma si è fatto raggiungere e superare da Valoti, Petagna, lasciato pericolosamente libero da Alves e Fares, uno che non vedeva la porta dai tempi dell’oratorio.

PARTITA  – Se all’andata Parma e Spal si giocavano un posticino fuori dal cono d’ombra della zona retrocessione affrontando il derby ad armi pari, il girone ha sparigliato gli equilibri: ducali in campo per passare quota trenta, Spal invischiata nella zona salvezza.

Grazie Baraye, recita uno striscione sotto la Nord. E’ stata la settimana del senegalese, gli hashtag “#giveyvesachanche” e “1minutoperyves” hanno affollato web e social, anche D’Aversa nel prepartita, dopo la convocazione di Udine, prima della stagione, ha lasciato una porticina aperta. Il sogno dei tifosi è chiaro: un minuto per lui, ultimo reduce della cavalcata dalla D alla A, prima che il mercato lo conduca altrove.

Il Parma, in bianco crociato, parte forte per non ripetere l’errore dell’andata quando, distratto e svogliato, aveva regalato la peggiore prestazione stagionale.  Al sesto interessante l’idea di Scozzarella: tiro cross che Viviano manda sopra la traversa.

Un minuto dopo Kucka, che non partiva titolare in serie A da 609 giorni (Cagliari – Milan, 28 maggio 2017), si presenta: fallo su Fares e cartellino giallo. In mezzo con lui, nel reparto più rimaneggiato di D’Aversa, Scozzarella e Barillà, entrambi non al meglio.

Al decimo, la svolta: Simic atterra in area Inglese, che con esperienza si mette tra l’uomo e la palla, per Abisso non ci sono dubbi, è rigore anche se i giocatori della Spal protestano. Dopo un girone d’andata senza rigori, è il secondo penalty concesso ai ducali in due partite: batte Inglese e trasforma, Viviano intuisce ma non blocca.

La reazione della Spal non tarda ad arrivare: sinistro da fuori area di Petagna, Sepe blocca a terra, poi ci prova Lazzari, incursione sulla destra e gran destro sul primo palo, deviato in angolo.

Al 25esimo il Parma fa quello che gli piace di più, un contropiede da calcio d’altri tempi: Biabiany parte dalla propria metà campo, salta due avversari e serve Gervinho che calcia un rasoterra debole parato da Viviano.

C’è più Spal che Parma, i ducali sono nevrotici e frettolosi, pagano le condizioni non perfette di Kucka, Barillà e Scozzarella che prende anche un calcione: Gagliolo e Bastoni si immolano in area sull’ex Paloschi, Simic in torsione poco dopo spedisce alto, i ducali sono tutti in una bellissima idea di Scozzarella da 35 metri, alta di non troppo, e in un gol di Inglese a gioco fermo, dopo un triplice miracolo di Viviano, per un precedente fuorigioco. I due minuti di recupero finiscono con la Spal avanti in un biliardo impazzito quanto impreciso di calci d’angolo.

RIPRESA – “Cuore grinta ed umiltà da quel passamontagna ai gol nel derby fino alla serie A”: così la Nord invoca, accompagnata da un lungo applauso, l’ingresso in campo di Baraye. Ma si riparte a 22 invariati, col Parma grintoso: al 53esimo sgroppata di Biabiany che lancia Gervinho, traversa piena ma Inglese da due passi insacca. Silent ceck del var, due a zero Parma.

I ritmi della partita si abbassano, la gara diventa più lenta. Al ventunesimo cross dalla destra di Kucka, Barillà tenta la deviazione al volo sul secondo palo, ma non trova la porta. Anche Biabiany spreca un’ottima occasione, poi, per la legge più antica del calcio, quella del gol sbagliato – gol subito, la Spal accorcia le distanze.

Semplici rischia e inserisce Antenucci per Simic, passando a tre punte, e Valoti per Valdifiori: in due minuti la Spal raddrizza la gara. Cross dalla destra di Lazzari che scavalca Bastoni e colpo di testa vincente di Paloschi che riapre la gara. Cinque minuti dopo, corner insistiti degli ospiti, Petagna svetta di testa e batte Sepe.

Due a due, tutto da rifare per il Parma, con Petagna che ci prova ancora da fuori. D’Aversa butta in mischia Gazzola per un esausto Barillà, ma è la Spal che spinge e ci crede di più. L’ex, Paloschi, da due passi, sparacchia sui cartelloni pubblicitari, ma ci pensa Fares all’ottantasettesimo a completare il ribaltone.  Lui, noto per non trovare la porta nemmeno se dipinta, da fuori indovina un golasso: 2-3 Spal.

Il capolavoro di disastro D’Aversa lo completa con i cambi: Siligardi per Iacoponi e Munari per Scozzarella facendo sfumare il sogno dei tifosi. Niente minuto per Yves, niente punti dopo essere passati doppiamente in vantaggio. 

All’andata il Parma non è sceso in campo, al Dallara, contro la Spal, regalando la gara. Al ritorno, l’ha gettata dopo averla avuta in pugno, un suicidio senza aggettivi ne attributi. Per fortuna che un campionato prevede solo andata e ritorno contro lo stesso avversario: sabato a Torino, contro la Juve, sarà durissima.

TABELLINO 

PARMA – SPAL 2-3

Marcatori: 11′ (rig) e 53′ Inglese (P), 70′ Valoti, 75′ Petagna, 87′ Fares (S)

PARMA: Sepe; Iacoponi (dal 88′ Siligardi), Bruno Alves, Bastoni, Gagliolo; Kucka, Scozzarella (dal 88′ Munari), Barillà (dal 78′ Gazzola); Biabiany, Inglese, Gervinho. A disp: Frattali, Dimarco, Diakhate, Ceravolo, Gobbi, Dezi, Davordzie, Sprocati, Baraye. All: D’Aversa.

SPAL: Viviano; Bonifazi, Simic (dal 69′ Antenucci), Felipe, Fares; Lazzari, Valdifiori (dal 69′ Valoti), Missiroli, Kurtic; Paloschi, Petagna (dal 86′ Floccari). A disp: Gomis, Poluzzi, Schiattarella, Costa, Nikolic, Farcas, Uzela. All: Semplici.

Arbitro: Abisso

Ammoniti:  Kucka, Scozzarella (P), Fares, Lazzari, Petagna(S)

1 commento

  1. Questo succede quando non hai giocatori per il centrocampo,l’unico con un po’di energie l’abbiamo fatto rientrare a Cagliari..vivissimi complimenti alla societa’!

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