Baraye la convocazione e l’appuntamento con la storia crociata: Dalla D alla A…e i tifosi sognano

A liste e mercato aperto per il senegalese si apre la possibilità di giocare con la maglia ducale anche in Serie A...dopo D, Lega Pro e B...

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Il mercato doveva finire nella sera di venerdì 18 gennaio, ma alla fine è stato prolungato. Come tutti gli altri anni, finirà il 31 gennaio. Distrazione o beneficio? Chiedetelo a Yves Baraye, che da tagliato e partente potrebbe diventare l’ennesimo simbolo della rinascita ducale. Chiedetelo ai tifosi del Parma… Dalla D alla A….gli basta un minuto per scrivere la storia. Una storia da libro Cuore, che potrebbe scaldare commuovere e andare a scrivere un capitolo dolcissimo della recente antologia ducale.

Da eroe dei derby a epurato, la parabola di Mastro Yves è stata declinante. Ma chissà che non possa regalare l’ultima lacrima ai tifosi che sognano ancora un capitolo da favola moderna, che da inizio stagione lo reclamavano…almeno per un minuto.

Le liste “aperte” fino al 31 gennaio, che permettono di convocare di domenica in domenica giocatori fino ad oggi esclusi, e la richiesta di Ciciretti di non essere convocato perchè in partenza, aprono le braccia a un sogno. 

Dopo Alessandro Lucarelli, unico a segnare in tutte e quattro le categorie con la maglia del Parma, in una storia d’amore lunga mezza vita, ma iniziata in B e passata per la A prima del crollo in D, Baraye, in rete nei due storici derby contro la Regia in C,  potrebbe essere parabola ed apologia.

Baraye resta in partenza, sia chiaro. A Udine potrebbe anche finire in tribuna. Ma…lo dice D’Aversa: «Gli ho parlato, è un ragazzo che merita almeno questa opportunità, e lui è stato molto felice di averla. Già prima del mio arrivo ha partecipato a questa cavalcata, ha vinto tre campionati con il Parma».

LA STORIA DI MAESTRO YVES a PARMA – (di Aurora Levati, da Parmapress24, 11 gennaio 2018). Nell’estate del 2015, Galassi e Minotti fanno la “guerra” al Chievo per averlo e, in più occasioni, hanno anche rischiato che rimanesse a Verona, complice la difficoltà di trovare la formula giusta per acquistarlo e tesserarlo.

Dopo aver conquistato i due dirigenti, conquista anche Gigi Apolloni con il suo modo di fare: timido, silenzioso e schivo.

Nonostante le mille difficoltà, il Parma riesce a tesserarlo con un leggero ritardo ed esordisce con la maglia crociata in trasferta con la Fortis Juventus. Sono bastati solo 180 secondi per far capire quanto valesse e quanta voglia avesse di rimettersi in gioco dopo un periodo no.

È il 14 Febbraio. Parma-Ribelle. Dopo l’ammonizione per simulazione, il numero 10 crociato sblocca la gara con una mezza rovesciata ed esulta indossando un passamontagna gialloblu, esultanza che gli è costata cara vista l’espulsione per somma di ammonizione…

… In occasione di Imolese-Parma, circa due mesi dopo, segna la sua ventesima rete in maglia crociata e questa volta esulta alzando fino al petto la maglia da gioco e facendo intravedere una T-shirt donatagli dagli “Scarrozzati”, gruppo teatrale di ragazzi con disabilità. Il gesto di Barayè non ha però intenerito l’arbitro Capezzi, che ha sanzionato il giocatore con l’ammonizione.

In Lega Pro vive una doppia vita – A inizio stagione fatica a trovare un posto da titolare, complice l’abbondanza nel reparto offensivo e il nuovo ruolo creatogli di Gigi Apolloni. Dopo la rivoluzione tecnica, Baraye rinasce e il primo trionfo di Roberto D’Aversa sulla panchina del Parma porta la sua firma. E questo è solo il primo degli otto gol realizzati in questa stagione.

Nel girone di ritorno gonfia la rete di Venezia, Sambenedettese, Forlì, Padova e Reggiana. Ebbene si, è lui a segnare anche nella gara di ritorno.

Nonostante tutto, il Parma deve disputare i play off. Segna nella gara casalinga con il  Piacenza e in trasferta a Lucca, ma a Firenze la gioia del gol gli vien negata in entrambe le partite.

Dopo un inizio di stagione non facile, Yves riesce a conquistarsi un posto non solo tra i titolari, ma a essere nuovamente protagonista di questo successo.

Dopo due stagioni da protagonista, la storia d’amore tra Baraye e il Parma subisce un leggero stop.

La Serie B non è facile come si pensava e trova sempre meno spazio. Per il senegalese solo una rete in 28 presenze. È l’inizio della fine…

In estate poche richieste, e quelle che arrivano non lo soddisfano. Sogna la Serie A. Sogna di essere il simbolo della rinascita di questo ParmaRimane a Parma ma non rientra nei piani tecnici. Finisce fuori lista così come altri tre compagni: Carriero, Dezi e Munari. Fino al 18 gennaio.

Ora, un paio di gare per riscrivere la storia. I tifosi sono con lui. Eupalla, forse, anche. D’Aversa, chissà. Il 19 gennaio non sia il giorno del suo appuntamento con la storia crociata, per rendere più agrodolce l’addio, dopo quello “sgradito” di Ciccio Corapi.

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