D’Aversa: “Avremmo meritato di più, ma è comunque un punto guadagnato”

«Sarei stato più felice se avessimo potato a casa i tre punti, ma il Chievo è in un buon momento»

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“Sotto l’aspetto delle occasioni – afferma D’Aversa – avremmo meritato qualcosina in più. Sapevamo che avremmo sfidato una squadra ritrovata sotto l’aspetto fisico-mentale, che ha pareggiato a Napoli e facendo bene in casa contro la Lazio dando continuità nella prestazione di oggi ma credo che oggi possiamo recriminare sul risultato. Non era semplice riprenderla e faccio un plauso a questi ragazzi. Sotto l’aspetto dell’impegno non posso rimproverare niente. Sotto l’aspetto della determinazione soprattutto nel primo tempo qualcosa è mancata ma nel complesso sono soddisfatto“.

Così Roberto D’Aversa al termine di Parma – Chievo.

“Inglese ha avuto un’occasione clamorosa e in un’altra circostanza se fosse stato più malizioso probabilmente avremmo avuto un rigore ma questo sottolinea l’atteggiamento dei calciatori che cercano di non prendere in giro la terna arbitrale. Quello che è venuto a mancare nel primo tempo, a parte tre occasioni in cui abbiamo avuto l’opportunità di passare in vantaggio, è stata la lucidità nell’uscire dall’aggressione che portavano sulla palla avendo fretta di sfondare sul primo lato. Con il passare dei minuti, se si ragiona anche sul fatto che è stato subito un gol dopo un minuto, abbiamo giocato specialmente nella ripresa nella loro metà campo. C’era voglia di portarla a casa e dispiace non aver portato a casa i tre punti, nonostante abbiamo creato tanto. La vittoria ci avrebbero fatto fare un balzo in avanti verso il nostro obiettivo. Bisogna guardare il bicchiere mezzo pieno, è stato guadagnato un punto sulla terzultima e ora pensiamo alla trasferta di domenica.

Bruno Alves ha avuto un indurimento al polpaccio già in settimana, questo rappresenta quanto i ragazzi siano molto legati a questi colori. Oggi è sceso in campo e stretto i denti finché ce l’ha fatta, facendo anche un grandissimo gol su punizione. Sono contento per lui come persona e anche a livello di squadra, portando a casa un risultato positivo. Di Gaudio rientrava da un infortunio, da un lungo periodo. Biabiany sfrutta meglio le sue qualità a campo aperto. Siligardi rientrava anche lui da un infortunio, abbiamo pensato di portarlo in panchina e metterlo nel caso in cui ce ne fosse stato bisogno perché non era nelle condizioni di partire dall’inizio. Vorrei spendere due parole per Mattia Sprocati, che ha qualità importanti: deve credere di più in sé stesso, oggi è entrato bene. Deve giocare con la stessa personalità con cui affrontava il campionato lo scorso anno. Ci sono tante cose positive nonostante comunque non abbiamo portato a casa la vittoria. Il contropiede di Biabiany? Si poteva fare meglio ma non ci sono stati movimenti e possibilità diverse, nessuno ha pensato a dare soluzioni. Ma è inutile stare qui adesso a parlare delle prestazioni dei singoli, mi piace evidenziare le cose positive della squadra che ha recuperato una gara non semplice. Se si ragiona sul momento del Chievo è un punto guadagnato anche perché la classifica dice questo.

Essere felici quando non si vince nel calcio non esiste. Sono soddisfatto della prova dei ragazzi ma tutti non siamo felici perché non abbiamo portato a casa i tre punti: sapevamo che era uno dei match importanti per avvicinarci maggiormente al nostro obiettivo. Molto probabilmente saremmo stati in una posizione di classifica insperata all’inizio del campionato, quindi sotto quell’aspetto non siamo felici. Dall’essere soddisfatto all’essere contenti e felici ce ne passa, ci passa un palo che se fosse diventato gol allora sì, avrebbe reso tutti contenti e felici.

I tifosi? Sono molto felice perché si è capito il tipo di campionato che dobbiamo affrontare. I risultati per adesso ci stanno dando ragione, stiamo soffrendo meno se si analizza la classifica. Ma nell’arco di una partita le sofferenze ci stanno e non avevo dubbi che i tifosi dimostrassero l’attaccamento. Da quando sono arrivato i numeri sono strepitosi. Avevo un po’ di preoccupazione che si potessero fare dei paragoni con il passato, ma la città ha capito e dimostrato una certa maturità. E questo è fondamentale”. 

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