Confermata condanna a Giancarlo Sassi: aggredì e uccise il fratello

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La Corte d’assise d’appello di Bologna conferma la condanna a 6 anni e 8 mesi, riconoscendo le attenuati generiche prevalenti, per Giancarlo Sassi per l’omicidio preterintenzionale del fratello Lucio. Lavoravano insieme nel casale di Careno, a pochi passi da Pellegrino, Lucio e Giancarlo Sassi. Fratelli con pochi anni di differenza, ma diverse idee sulla gesione degli affari.

Nel mentre di una vivace discussione Lucio, che quella sera del 2014 aveva alzato un po’ il gomito e presentava evidenti stati di ebrezza, venne aggredito dal fratello a schiaffi e con un pugno che lo fece cadere a terra esanime. Sul posto i soccorsi non avevano potuto che dichiarare il decesso. Poco meno di un anno fa la Corte d’Assise l’aveva condannato, pochi giorni fa la conferma della corte d’appello. Secondo la Procura la morte è stata causata in modo involontario dal 62enne, l’uomo infatti ubriaco avrebbe .

Alla moglie e ai due figli di Lucio, 50mila euro a testa di provvisionale in attesa che in sede civile venga stabilito il rimborso complessivo. Giancarlo dal giorno della morte del fratello è sempre rimasto in libertà: i suoi legali avevano mostrato l’intenzione di presentare appello contro la sentenza fino al termine dei tre gradi di giudizio, manca quindi l’ultimo grado di Cassazione.

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