Ammazzò il fratello a sberle: condannato a 6 anni e otto mesi

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Lavoravano insieme nel casale di Careno, a pochi passi da Pellegrino, Lucio e Giancarlo Sassi. Fratelli con pochi anni di differenza, ma diverse idee sulla gesione degli affari.

E proprio nel mentre di una vivace discussione sugli stessi Lucio cadde a terra esanime dopo gli schiaffi di Giancarlo. Martedì, Giancarlo è stato condannato in Corte d’Assise per omicidio preterintenzionale aggravato a 6 anni e otto mesi di reclusione. 

Secondo la Procura, dunque, la morte è stata causata in modo involontario dal 62enne: alla moglie e ai due figli di Lucio, 50mila euro a testa di provvisionale immediatamente esecutiva in attesa che in sede civile venga stabilito il rimborso. complessivo.

Giancarlo, che dal giorno della morte del fratello è sempre rimasto in libertà, non andrà in carcere: i suoi legali presenteranno appello contro la sentenza e fino al termine dei tre gradi di giudizio l’uomo rimarrà a piede libero.

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