Profilo di Vladimir Verbitchii, il “parmigiano” che arruola skinead per combattere in Donbass

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Il 3 agosto 2015 sul canale Youtube dei militanti “news-front.info” è andata in onda un’intervista al combattente della “prima brigata fucilieri motorizzata” della cosiddetta “DPR”, Vladimir Verbitchii. Nato in Moldova e con il nome di battaglia “Parma” (la città da cui è arrivato), ha 21 anni e lavora come specialista IT.

“Parma” si considera russo e si presenta come un sostenitore attivo del “mondo russo” (inteso come concetto strategico deputato a rafforzare la potenza della Russia all’esterno del Paese – UCMC). “Sono arrivato in Donbass  per vendicarmi per i miei amici,” racconta il militante. “Avevo un amico ad Odesa, è morto il 2 maggio. Ritengo un mio dovere vendicarmi per i ragazzi che sono morti in questa guerra terribile”.

LA STORIA DEL “PARMIGIANO” Vladimir VERBITCHII –  Prima di partire per il Donbass, dove aveva scelto come nome di battaglia Parma, spiegava di essersi addestrato come paracadutista  in Emilia, con l’aiuto di alcuni militari italiani.

In città c’è chi lo ricorda al lavoro come buttafuori in alcuni locali. Un reportage de l’Espresso racconta il profilo degli ultrà fascisti che partono per combattere in Ucraina al soldo dello “zar” russo. Neonazisti e armati, vengono arruolati nelle nostre città per essere spediti al fronte.

Nello specifico caso di Valdimir, l’inchiesta pone l’interrogativo sugli uomini in divisa disponibili a trasformare un ragazzo in macchina da guerra. Fedeli servitori della Repubblica? “Vladimir è appassionato anche di politica. Considera il Pd servo degli Stati Uniti. E adora solo un leader, non comunista, né fascista: Matteo Salvini”.

GLI ALTRI ITALIANI – Nel 2016, nel territorio occupato nella regione di Donetsk, ha avviato le sue attività una rappresentanza dell’organizzazione “Coordinamento Ucraina Antifascista”. A capo dell’organizzazione c’è l’italiana Clara Statello, di orientamento politico comunista. I membri del centro organizzano diversi eventi come le conferenze e le manifestazioni a sostegno delle “DPR” e “LPR”.

In data 14 ottobre 2016, un gruppo di cittadini italiani senza autorizzazione ucraina è stato identificato nei territori occupati nella regione di Donetsk. Tra questi vi erano: Alberto Andreotti, Marco Fantin, Andrea Franchi e Marcello Berera. Sono stati visti dove staziona permanente il battaglione “Sparta”, formato da militanti della “DPR”.

Secondo le informazioni dell’iniziativa “Prava Sprava” ci sarebbero almeno dieci cittadini italiani in più che combattono dalla parte dei militanti delle “DPR” e “LPR”. Torino sarebbe uno dei centri principali in Italia dove avviene il reclutamento dei “volontari combattenti” nel Donbas occupato.

Una parte considerevole dei mercenari italiani è stata reclutata principalmente attraverso i reti sociali e i siti che diffondono informazioni sulla guerra in Ucraina, ma anche attraverso contatti per arruolarsi nei gruppi militanti.

Secondo i dati della “Prava Sprava” il “Donbass International Forum” e il gruppo “Interunit” sono le organizzazioni che reclutano i cittadini italiani volenterosi di combattere nel Donbas dalla parte dei militanti delle “DPR” e “LPR”. Si ritiene che i gruppi agiscano nel territorio italiano con il beneplacito dei partiti di destra “Lega Nord” e “Fratelli d’Italia”.

I dati anche evidenziano anche i casi in cui gli italiani che arrivano nella Donetsk occupata partecipano nei combattimenti nei territori occupati della regione di Luhansk.

 

 

 

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