Bassa Ovest senza automedica, il no di Casa Pound e Fratelli d’Italia

0
CasaPound esprime preoccupazione in merito alla notizia per cui tutta Bassa Ovest rischia di rimanere scoperta dal servizio notturno di automedica, oggi garantito dalla Croce Rossa di San Secondo, nel periodo dal 12 al 30 luglio: “Un disservizio inaccettabile, solo l’ultimo di una serie di fatti che vedono l’intera zona sempre più ultima ruota del carro”.
“Se quanto comunicato dall’Ausl, peraltro senza neanche informare le amministrazioni locali, fosse confermato – spiega Andrea Carrara, esponente del movimento – si tratterebbe di un fatto veramente grave, perché in caso di emergenza-urgenza sanitaria notturna l’area che va da San Secondo a Busseto, passando per Fontanellato e i comuni rivieraschi, resterebbe letteralmente sguarnita”. L’unico presidio di automedica, sottolinea, “rimarrebbe quello di Fidenza che deve già coprire, oltre alla città, anche la zona della collina che va da Salsomaggiore a Pellegrino Parmense, con tempi di intervento che rischiano così di dilatarsi a dismisura”.
Carrara chiede agli enti preposti di attivarsi: “L’Ausl non può limitarsi ad una semplice comunicazione, lavandosene letteralmente le mani, ma deve impegnarsi perché il pericolo venga scongiurato e, soprattutto, non si ripresenti in futuro”.
“In caso contrario – conclude – si tratterebbe dell’ennesimo sgarbo ad un territorio che, stretto tra malagestione della cosa pubblica e noncuranza, si pensi ad esempio all’annosa vicenda del ponte di Ragazzola che fra promesse ormai a decine attende da anni di essere sistemato, nella più totale indifferenza è sempre più abbandonato a sé stesso”.
Anche FDI interviene sull’argomento, con Lorenzo Tosi, Infermiere del 118 Emilia Ovest, resp. Politiche Sanitarie Coordinamento provinciale FDI PR – “Nei Comuni coperti dall’Automedica di San Secondo esistono già difficoltà organizzative nella copertura turni delle Ambulanze per carenza Volontari. Il sommarsi della mancanza di un servizio delicato come è quello delle Auto mediche non può e non deve andare a gravare ulteriormente su un già lacunoso sistema di emergenza territoriale. L’ausl dovrebbe spiegare per quale motivo lascia un territorio così ampio in balia del nulla Sanitario. Una possibilità potrebbe essere quella che venga ampliata la macchina organizzativa, sul territorio, dagli Infermieri del 118 in modo da arginare la situazione.”

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here