“Ghost Cars” – Sequestrate centinaia di auto intestate a un parmense: erano usate per rapine e spaccio

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Erano intestati tutti allo stesso prestanome e venivano utilizzati per compiere rapine, furti e truffe in tutto il territorio nazionale ed anche all’estero. Una maxi operazione quella dei carabinieri di Venezia, coadiuvati dai vari comandi nazionali e dalla polizia estera, che ha portato al sequestro preventivo di 386 veicoli utilizzati da alcuni gruppi criminali, per un valore complessivo di 3 milioni di euro. Un parco di macchine e motociclette che permetteva ai delinquenti, di nazionalità romena e nordafricana, tutti con precedenti penali o di polizia, di imperversare con le proprie operazioni criminali in giro per l’Europa, senza il rischio di essere tracciati.

La “testa di legno” – Tutti i veicoli erano stati intestati fittiziamente allo stesso prestanome, un siciliano trapiantato a Sala Baganza, nel Parmense, I.B.A. di 28 anni, che “cedendo” il proprio nome, si intascava alcune centinaia di euro per ciascun veicolo. La “testa di legno”, allo scopo, sfruttava una rete di agenzie di pratiche auto attive nella provincia di Milano. Per lui è scattato il deferimento per il reato di “induzione in errore di pubblico ufficiale in falsità ideologica in atti pubblici”.

Ghost Cars – L’attività investigativa dei militari, denominata “Ghost cars” è nata dopo una serie di accertamenti effettuati dai militari dell’Arma su alcune automobili utilizzate per commettere reati a danno di anziani e delle fasce più deboli della popolazione nella provincia di Venezia, specie a fine 2017 nel Veneto orientale. Con questa operazione, gli inquirenti sono riusciti a risalire ad un utilizzo massiccio degli stessi veicoli per commettere furti, borseggi, rapine, spaccio di stupefacenti nonché truffe alle assicurazioni sul territorio nazionale ed europeo. I sequestri finora hanno interessato le province di Milano, Reggio Emilia, Pistoia, Pavia, Parma, Venezia, Firenze, Torino, Massa Carrara, Como, Bologna e, grazie alla cooperazione internazionale attivata tramite Europol, 25 automobili sono state sequestrate anche in territorio estero (Germania, Spagna, Francia, Ungheria, Bulgaria, Romania, Svizzera).

Indagini in corso – Addirittura in un caso un’auto segnalata nel Veneziano 24 ore più tardi si trovava già nella penisola iberica. Fino a questo momento le auto requisite sono circa un centinaio tra le province di Venezia, Firenze, Torino, Massa Carrara, Como, Bologna. In parte sono prive di assicurazione e per questo motivo i carabinieri si sono dovuti muovere subito.

Segnalazioni e testimonianze – Le indagini sono iniziate a fine 2017 in occasione di alcuni furti e raggiri ai danni di anziani sul litorale veneziano: testimoni hanno segnalato sempre la stessa auto, la cui targa conduceva dritto al 28enne parmense che, a dispetto delle vorticose intestazioni d’auto, non dichiarava alcunché al Fisco. Quel nome è tornato d’attualità anche nei mesi successivi per altri reati. A quel punto la decisione di analizzare ad ampio raggio le segnalazioni di vittime e testimoni, riuscendo a chiudere il cerchio di un’inchiesta che ora potrebbe continuare attraverso diversi rivoli.

Dalle auto alle persone – Il passaggio successivo sarà dare un nome e un volto a chi effettivamente ha utilizzato queste auto “fuorilegge” per commettere reati. “Stiamo attaccando i gruppi criminali cercando di togliere loro gli strumenti e i mezzi con cui agiscono – ha commentato in conferenza stampa il comandante provinciale dei carabinieri di Venezia, colonnello Claudio Lunardo – Queste auto sono state inserite in un database ad hoc, una volta che saranno individuate saranno tutte tolte dalle strade, anche grazie alla collaborazione con l’Europol”. Per il 28enne, allo stato indagato, potrebbero scattare ulteriori misure: in passato è stato raggiunto da diverse segnalazioni alla magistratura per intestazioni fittizie o per truffe alle assicurazioni.

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