Racket della prostituzione: minacciano e spaccano il naso a “collega”. Arrestata rumena e compagno albanese, latitante la terza aggreditrice

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Lei non poteva praticare in quella zona. In via Emilia Ovest il giro della prostituzione era loro e non ci hanno pensato due volte a organizzare una spedizione punitiva con estorsione ai danni di una ragazza 27enne di origine rumena che in quel pomeriggio del 29 maggio del 2017 stava “passeggiando” lungo la via nei pressi dell’Hotel Parma Congressi.

I fatti, risalenti all’anno scorso, hanno portato all’arresto di due dei tre responsabili del pestaggio la scorsa settimana, dopo le indagini della Squadra Mobile della Polizia di Parma coordinate dal dottor Russo della Procura di Parma e l’arresto convalidato dal Gip Micucci.

La donna era stata raggiunta quel pomeriggio da due connazionali, arrivate a bordo di un’auto e accompagnate da un uomo. Erano scese e senza tanti preamboli le avevano chiesto 200 euro per poter stare lì e continuare a professare. Al rifiuto di lei sono seguiti subito pugni e botte. La 27enne ha tentato di scappare due volte, l’uomo l’ha cercata di trattenere per un braccio ma lei si è divincolata, poi le hanno cercato di rubare la borsa ma lei ha resistito fino a quando non ha raggiunto un locale pubblico da dove ha poi chiamato il 113. “Due donne mi hanno picchiato” ha riferito agli agenti che sono intervenuti prontamente sul posto con una Volante. Degli aggressori tuttavia si erano perse le tracce, scappati a bordo dell’auto con cui erano arrivati. Ma quelle donne la vittima le conosceva, erano prostitute che presidiavano la zona.

La Polizia è riuscita tramite l’esame delle immagini delle telecamere di sorveglianza a ricostruire la scena, individuare la targa e risalire agli aggressori. La donna intanto soccorsa in Ospedale presentava evidenti ferite in tutto il corpo, in faccia, sulle braccia, le gambe e il torace. Il naso fratturato per una prognosi di 30 giorni.

Gli accertamenti e le indagini hanno permesso di identificare due connazionali della vittima, due donne di origine rumena e un uomo di orgine albanese: Florescu Cristina, 33enne, e la collega 20enne che ora si trova latitante; poi il compagno di Florescu, Tafa Flamur, di 23anni di origine albanese; tutti e tre con precedenti per reati diversi e contro il patrimonio. Florescu è risultata essere quella che “comandava”, l’uomo, compagno a livello sentimentale e aiuto sul lavoro, le faceva da taxista e la proteggeva quando lei doveva stare in strada ma a decidere era la donna.

Nei giorni successivi all’aggressione i tre si erano allontanati da Parma, per quasi un anno sono spariti dalla città con un periodo passato forse anche in patria. Fino alle settimane scorse, quando i poliziotti hanno raggiunto la coppia di amanti e criminali nel loro domicilio a Salsomaggiore. Scattate le manette sono stati trasferiti nel carcere di in via Burla l’uomo, al carcere femminile di Modena la donna. La terza aggreditrice, la 20enne di origine rumena, è invece latitante. I due dovranno rispondere dei reati di tentata rapina, estorsione e lesioni.

La vittima nel frattempo ha voluto lasciare Parma.

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