Licenziamento discriminatorio in Turbocoating: seconda sentenza, Tribunale riconosce comportamenti antisindacali

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Da Cgil Parma la notizia che una seconda sentenza si è espressa per il caso dei dipendenti licenziati dallaTurbocoating.

“Norme sulla tutela della libertà e dignità dei lavoratori, della libertà sindacale e dell’attività sindacale nei luoghi di lavoro”: è questo il vero nome di quello che tutti noi conosciamo come Statuto dei Lavoratori, che di fatto rappresenta l’ingresso nelle fabbriche della Costituzione Italiana. E di libertà, dignità e attività sindacale parla la sentenza del 28 maggio 2018, che per la seconda volta ordina la definitiva reintegra del delegato sindacale FIOM, delegato alla Sicurezza e membro del Direttivo Territoriale di categoria, licenziato a maggio 2017, Ennio Pacitti.

Ricordiamo che già lo scorso 21 maggio il Tribunale di Parma si era espresso a favore del dipendente, e ordinato con una prima sentenza la reintegra nel posto di lavoro.

La FIOM di Parma si era rivolta nel 2017 al Giudice del Tribunale di Parma, denunciando la condotta antisindacale dell’azienda Turbocoating Spa, ed era stato dato mandato agli avvocati Focareta e Rinaldi di Bologna, congiuntamente al legale Mammone di Parma, per l’avvio di una causa che permettesse di vedere accertato questo comportamento lesivo.

È quindi con immensa soddisfazione che la segreteria FIOM riceve oggi la decisione del Magistrato, che secondo il sindacato di categoria della CGIL restituisce dignità non solo al delegato licenziato, ma a tutti i lavoratori dipendenti Turbocoating e alla attuale RSU.

Alla luce del dispositivo della Sentenza la FIOM provinciale proseguirà su questa strada fino a vedere ripristinate le corrette relazioni sindacali, per le quali non dovrebbe essere necessaria l’imposizione da parte di un Tribunale, ma che – in un paese civile – dovrebbero rappresentare l’ordinarietà.

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