Pedemontana: inaugurata nuova sede polizia locale

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Orgoglio pedemontano. Il taglio del nastro del nuovo Comando della Polizia Locale e della Protezione Civile in via Donelli Rossi 1 a Felino, festeggiato nella mattinata di venerdì 29 settembre, rappresenta il coronamento di un lungo lavoro iniziato due anni fa, che ha portato alla costruzione di una struttura moderna, in posizione strategica e baricentrica rispetto all’intero territorio dei Comuni dell’Unione Pedemontana Parmense per consentire interventi rapidi ed efficienti, a due passi com’è dalla tangenziale Pedemontana.

Un coronamento al quale non potevano mancare i sindaci dei cinque Comuni che fanno parte dell’ente: Paolo Bianchi (Collecchio), Luigi Buriola (Montechiarugolo), Simone Dall’Orto (Traversetolo) Aldo Spina (Sala Baganza) e, naturalmente Elisa Leoni, nella doppia veste di primo cittadino felinese e Presidente dell’Unione Pedemontana Parmense con delega alla Sicurezza e Protezione Civile. E a festeggiare con loro sono intervenuti, l’onorevole Giuseppe Romanini e il consigliere regionale Barbara Lori, ex sindaci di Collecchio e Felino, oltre ai massimi rappresentanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Prefettura e delle altre forze dell’ordine, insieme a diversi sindaci e amministratori di altri Comuni Parmensi.

E proprio nel giorno del taglio del nastro, il Presidente Leoni ha annunciato che prossimamente verranno destinati altri 155mila euro, di cui 55mila arriveranno dalla Regione, allo sviluppo del sistema di videosorveglianza “Occhi Vigili”. L’investimento, deliberato nella serata di giovedì 28 settembre dal Consiglio dell’Unione, permetterà di installare un’altra cinquantina di telecamere oltre alle cento già attive lungo le arterie stradali della Pedemontana.

«In questi anni sono stati raggiunti obiettivi importanti, anche se rimane il grande limite del numero di agenti, causato dalla quasi impossibilità di operare nuove assunzioni – ha spiegato la Leoni –. Ma oltre alle persone, anche i mezzi e i luoghi sono importanti ed è per questo che l’Unione ha deciso di trasferire qui la sede della Polizia Locale, in posizione più adeguata e funzionale. Su Polizia Locale e Protezione Civile abbiamo fatto grandi investimenti e il Comune di Felino ha messo l’immobile a disposizione dell’Unione, dando segnale forte di quanto crediamo nel lavorare insieme. Oggi ci concentriamo sull’inaugurazione, ma organizzeremo anche un momento speciale dedicato alla cittadinanza in cui apriremo le porte dell’archivio e della Centrale Operativa – ha annunciato il Presidente –. Il futuro ci attende: siamo consapevoli che abbiamo dato tante risposte, ma tante ne dobbiamo ancora dare».

Il Comandante della Polizia Pedemontana, Franco Drigani, ha ribadito come la nuova centrale consentirà al Corpo di «lavorare meglio». E se da un lato si è pensato a mezzi e ai luoghi, dall’altro si è prestata una grande attenzione alle persone. «In questa Unione abbiamo due valori aggiunti – ha voluto sottolineare Drigani -. Il primo, è di avere dipendenti appassionati al loro lavoro. Il secondo, è che abbiamo la fortuna di essere in un ente dove si affrontano le problematiche insieme e si trovano soluzioni condivise. Se oggi siamo qua, è perché ci sono amministratori che hanno creduto e investito nella sicurezza. Abbiamo inoltre instaurato un rapporto di collaborazione, non solo formale, con i Carabinieri. Per quel che riguarda il servizio di Protezione Civile, stiamo dotando il nostro territorio di un’organizzazione che è in grado di dare una pronta risposta ai cittadini in caso di emergenza».

Il progettista Lorenzo Gherri, responsabile del Servizio Lavori Pubblici, Ambiente e Patrimonio del Comune di Felino, ha illustrato le caratteristiche dell’edificio, «in grado di resistere ai sismi, autosufficiente e performante dal punto di vista energetico e che può lavorare anche in caso di black out. La trasmissione dati, poi, è assicurata da una rete in fibra ottica. Un edificio che abbiamo voluto rendere particolare dal punto di vista architettonico, con forme e colori gradevoli».

Il Direttore dell’Agenzia regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, Maurizio Mainetti, ha spiegato come, in caso di emergenza, «la nostra forza sia quella di poter contare su diverse componenti istituzionali e operative, come volontari, vigili del fuoco e polizie locali, che garantiscono a vari livelli un’ottima capacità di risposta. Una ricchezza che però deve essere coordinata con piani, accordi e un lavoro quotidiano. Avere i sindaci riuniti attorno a questo tavolo è un motivo di soddisfazione – ha detto indicando i primi cittadini della Pedemontana in prima fila –, perché di fronte alle difficoltà, ad esempio al blocco delle assunzioni, occorre rispondere organizzando meglio i servizi come avete fatto qui in Unione, portando la Polizia Locale e la Protezione Civile a un livello sovracomunale che consente di dare ai sindaci strumenti migliori e più efficienti».

«Amministrare significa dare risposte al presente e pianificare il futuro, proprio come avete fatto voi della Pedemontana Parmense» ha ricordato Alberto Sola dell’Area Polizia Locale della Regione che ha portato i saluti del suo responsabile, Gianluca Albertazzi, e del Presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, impossibilitati a partecipare. Sola ha poi posto l’accento sul ruolo fondamentale delle Unioni: «I Comuni che non conferiscono funzioni a un ente sovracomunale, si trovano in grosse difficoltà. Il livello di servizi erogati dalla Pedemontana Parmense non sarebbe possibile se le risorse venissero frazionate sui singoli Comuni».

 

Il progetto

Dal punto di vista progettuale la nuova sede della Polizia Locale Pedemontana e della Protezione Civile, in cui trova posto anche l’archivio storico del Comune di Felino con un’ampia sala consultazione, è stata pensato nell’ottica del massimo sfruttamento degli spazi e della flessibilità degli stessi in modo da dotare la macchina pubblica di locali adeguati che permettano una gestione economica ed efficiente, sia del servizio, sia del fabbricato stesso.

il costo complessivo dell’opera è di 850 mila euro, di cui 150mila sono arrivati dalla Regione Emilia-Romagna.

La sede è composta da due corpi, distinti accostati e disposti perpendicolarmente fra loro: il principale, a Sud su due piani, destinato a locali per la consultazione del materiale dell’archivio comunale e a sale polivalenti con relativi servizi, progettati su misura per ospitare la sede della Polizia Municipale e Protezione Civile.

In particolare al piano terra trovano posto lo sportello al cittadino e la sala di controllo del sistema di videosorveglianza, che conta 99 telecamere (51 di contesto e 48 con tecnologia OCR che permettono la lettura delle targhe dei veicoli).

Il secondo edificio a Nord, ospita l’archivio e i magazzini comunali, in cui trovano posto anche le attrezzature della Protezione Civile.

La superficie totale del lotto 2.180 metri quadrati, mentre la Superficie lorda utile (SLU) è di 675 metri quadrati.

228 metri quadrati sono destinati alla sala di consultazione e a spazi polivalenti per Polizia Locale. In caso di emergenza nella sala da 70 metri quadrati destinata alla sala di consultazione verrà allestito il COM (Centro Operativo Misto). Complessivamente sono quindi 158 i metri quadrati occupati dalla Polizia Locale e Servizio di Protezione Civile. Oltre alla centrale per la videosorveglianza e lo sportello al cittadino, trovano posto gli uffici amministrativi, l’ufficio verbali, l’ufficio del comandante, una cella di sicurezza e i servizi per gli agenti (spogliatoi, bagni etc.).

L’Archivio comunale, la Protezione Civile e i magazzini comunali occupano una superficie di 447 metri quadrati.

Caratteristiche tecniche

L’edificio possiede tutti i requisiti necessari alla sua destinazione: gli spazi sono congrui dal punto di vista dimensionale e di disposizione interna, ed è dotato di parcheggi destinati sia al personale sia al pubblico. L’utilizzo degli spazi è flessibile, quindi modificabile in base alle necessità del specifico momento.

Il magazzino riservato alla Protezione Civile ha un ingresso autonomo e una linea elettrica dedicata che, grazie al generatore di corrente collegato, in caso di calamità, ne garantisce il funzionamento.

Rivestendo inoltre il ruolo di struttura strategica, in funzione delle destinazioni d’uso ospitate al suo interno, l’immobile rientra nella classificazione d’uso di categoria IV, secondo le NTC’08.

Il fabbricato è stato collegato con fibra ottica alla rete regionale Lepida al fine di garantire una gestione informatica veloce soprattutto in riferimento al transito di dati provenienti dal sistema di videosorveglianza presente sul territorio dell’unione.

La rete elettrica è stata realizzata in modo che in caso di black-out tutto il fabbricato sia indipendente e collegato in automatico al gruppo elettrogeno.

Dal punto di vista energetico, è provvisto di pannelli fotovoltaici ed è stato realizzato con materiali e serramenti che garantiscono un isolamento altamente performante.

La Polizia Locale Pedemontana in cifre

Nel 2016 gli agenti della Pedemontana hanno accertato 4.559 violazioni al Codice della Strada (+2% sul 2015), per un totale di sanzioni pari a 656.282 euro, di cui 3.061 non per divieti di sosta, a testimoniare quanto sia data priorità alla sicurezza della circolazione. Violazioni che hanno portato al ritiro di 56 patenti e alla cancellazione di 4.076 punti.

Salgono anche gli incidenti stradali rilevati (181 contro i 158 del 2015), servizio che ormai viene svolto quasi esclusivamente dagli operatori della Polizia Locale, permettendo alle altre forze dell’ordine di dedicare più tempo alle attività investigative.

I controlli a seguito di segnalazioni arrivate dai cittadini sono stati 470, 141 in più rispetto a quelli del 2015, mentre nell’attività di polizia giudiziaria si registrano 32 violazioni penali al Codice della Strada, 7 nell’edilizia e una nel commercio. Raddoppiano, infine, le denunce e le querele, che passano dalle 9 del 2015 alle 18 del 2016, così come i veicoli sequestrati, 13 contro i 7 dell’anno scorso.

Numeri importanti, nonostante la forte carenza di organico. Il Corpo dovrebbe avere 42 agenti invece dei 26 attualmente in servizio.

Il sistema videosorveglianza

51 telecamere di contesto

24 varchi elettronici con sistema OCR in entrata e in uscita, per un totale di 48 videocamere

 

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