Scuole, Lega Nord: “Emilia Romagna non è tra le regioni virtuose. Servono interventi”

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“Un rapporto allarmante. Come Lega Nord chiederemo alla Giunta regionale quale è la situazione specifica dello stato di sicurezza in tutte le scuole dell’Emilia-Romagna e quali sono le iniziative che intende attuare per risolvere una situazione che, se confermata, sarebbe molto preoccupante”. Con questa parole il Vice Presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna ed esponente della Lega Nord, Fabio Rainieri, ha annunciato che il Gruppo del Carroccio sta predisponendo un’interrogazione per approfondire la situazione delle scuole in Regione alla luce dell’allarmante rapporto di Cittadinanzattiva per cui in tutta Italia non sarebbe a norma una scuola su quattro.

“Per noi quella della sicurezza delle scuole è una priorità assoluta ma lo dovrebbe essere anche per il PD che amministra questa Regione perché per voce del suo attuale segretario Matteo Renzi, nel 2014 Presidente del Consiglio, aveva sbandierato un grande piano finalizzato di cui pare però sia stata attuata solo una minima parte – ha quindi proseguito il Consigliere regionale leghista – Di certo non ha aiutato a fare nessun miglioramento la riforma delle Province rimasta a metà perché affossata dalla bocciatura del referendum costituzionale ma attuata quel tanto che basta per togliere quasi tutte le risorse a tali enti. Ricordo infatti che la competenza per la scuole superiori è rimasta alle Province che però non hanno più avuto i soldi sufficienti per effettuare le ristrutturazioni necessarie a rendere sicuri quegli edifici scolastici. A Parma abbiamo peraltro visto l’amministrazione provinciale, sempre targata PD, buttare i pochi soldi rimanenti per una riorganizzazione degli istituti agrari e alberghieri controproducente perché è andata a destrutturare un comprensorio che funzionava bene per istituirne due nuovi aumentando i costi complessivi e con problemi irrisolti. Ma quello che più preoccupa è il dato per cui solo il 7 % degli istituti scolastici sarebbe stato adeguato sismicamente. E l’Emilia-Romagna che non sarebbe neppure tra le regioni più virtuose nell’edilizia scolastica, purtroppo, negli ultimi anni si è rivelata essere un territorio a grave rischio sismico”.

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