Unipr occupata contro guerra e genocidio

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Oggi anche a Parma come in altre città di Italia e nel resto del mondo, gli studenti dell’università hanno deciso di occupare il Chiostro di lettere in via d’Azeglio. Al centro della protesta c’è un duro attacco nei confronti del governo Meloni, che sostiene tramite i Media e le armi Israele, e del coinvolgimento del mondo accademico, con particolare riferimento all’UNIPR, nell’industria bellica e nel genocidio.

“Continueremo la nostra lotta fino a che non riusciremo ad ottenere un tavolo di confronto con il rettore per discutere del posizionamento dell’università di Parma rispetto al genocidio in corso” – dichiara Daniele, studente di medicina dell’UNIPR – “Come studenti non possiamo accettare che la nostra università si macchi le mani di sangue.”

“Abbiamo deciso di occupare oggi perché l’escalation militare in Palestina continua a peggiorare. Inoltre, esattamente 76 anni fa avvenne la NAKBA, che segna l’inizio delle sofferenze del popolo palestinese, durante la quale più di 700.000 palestinesi dovettero lasciare le loro case a causa di Israele” – dichiara Debora, studente di beni artisti dell’UNIPR “rifiutiamo le narrazioni che affermano che è iniziato tutto il 7 ottobre; la resistenza e l’opressione del popolo palestinese sono iniziati nel 1948 e continuano ancora oggi.”

“Sono mesi che lottiamo, insieme alla comunità palestinese, per denunciare le politiche di Israele e la complicità del governo Meloni, abbiamo deciso di portare questa lotta anche all’interno dell’università” dichiara Mattia della comunità palestinese e solidali di Parma – “Lanciamo un appello non solo agli altri studenti dell’UNIPR, ma anche ai docenti, ai lavoratori, in particolare quelli dell’università, e alla cittadinanza in generale. In questi giorni ci attiveremo per organizzare un’assemblea pubblica in cui discutere dell’occupazione e della questione palestinese.”

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