Salsomaggiore: 123 mila euro compensativi dal Governo per i richiedenti asilo. FdI: “Aderire allo Sprar? Ingestibile con 5,2 di coefficiente”

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Ieri sera, 3 agosto, durante la seduta del Consiglio comunale di Salsomaggiore, il Sindaco Fritelli è stato chiamato a rispondere al gruppo Fratelli d’Italia del costo/guadagno della presenza di richiedenti asilo sul territorio.

Come già fortemente sostenuto da FDI nei comuni limitrofi, esiste un regime di premialità per i comuni ove siano presenti i CAS, ovverosia privati che, aderendo ai bandi della Prefettura, facciano richiesta per poter accogliere presso di sé i migranti. La Prefettura eroga direttamente al CAS il contributo (35 € ad ospite), ma riserva al Comune, asseritamente contrario e che non abbia aderito volontariamente allo SPRAR, un bonus migranti, circa 500 euro per ogni richiedente, come indicato dal D.L. 193/2016. Con la circolare n.13/2017, il Ministero dell’Interno ha emanato una nota esplicativa confermando l’assenza di vincoli di destinazione delle somme che i Comuni ricevono, poiché “la disposizione normativa è da intendersi quale misura solidaristica dello Stato nei confronti degli enti comunali” e “le somme quindi potranno essere liberamente impegnate per progetti di miglioramento dei servizi o delle infrastrutture utili e attesi da tutta la comunità locale”.

Il Sindaco Fritelli ha confermato di aver introiettato nelle casse comunali 123.500 euro.

Ora FDI di Salsomaggiore, nelle parole di Gaetana Russo, ritiene che “in un’ottica di trasparenza, il Sindaco debba riferire in un dibattito aperto alla cittadinanza, e rivolto soprattutto ai cittadini di Tabiano che sono i più lesi, come intende impiegare tali, seppur misere a fronte dei disagi arrecati da un punto di vista di sicurezza e igiene, somme”.

“Vi è poi un’altra considerazione da fare e su cui l’amministrazione comunale continua ancora a tacere, – continua Russo – e su cui FDI ritiene che debba invece riferire apertamente. Se è pur vero che il Sindaco a marzo 2017 ha dichiarato che Salso, quantomeno a decorrere dal 2018, aderirà volontariamente allo SPRAR così ponendo un tetto al numero di migranti sul territorio, che auspicatamente rientrerebbe negli 80 imposti dalla Prefettura (a discapito dei 220 odierni), e porrebbe un argine alla speculazione di alcuni privati, dimentica di riferire che quel numero pro capite di 80 migranti venne calcolato nel 2014 su 1000 cittadini, in un rapporto di  2,5 per 1000 abitanti, mentre già oggi si è derogato in peius con un coefficiente di 4,1, e visto il bando pubblicato ieri dalla Prefettura (che fortunatamente non ha interessato Salso) siamo giunti sin al 5,2. Ciò posto, difficilmente le quote SPRAR soddisferanno la ripartizione dei richiedenti asilo per numero di abitanti”.

 

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