Decentramento e CCV: acceso dibattito tra i candidati sindaco organizzato dai rappresentati di quartiere

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Si è tenuto ieri sera, 31 maggio, all’Auditorium Toscanini, l’incontro organizzato dalla conferenza dei coordinatori dei quartieri (CCV), in cui hanno preso parte oltre ai candidati sindaco e membri delle rispettive liste, tutti i consiglieri rappresentanti dei quartieri cittadini.

Presenti tutti i 10 candidati sindaco. A fare le veci di Paolo Scarpa il suo candidato Massari mentre per Greci il candidato consigliere Amadasi.

L’evento è stato interamente focalizzato sugli argomenti decentramento, organismi di partecipazione e cittadinanza attiva, si è svolto in un clima di pura competizione pre elettorale, intervallato tra le risposte debitamente temporizzate dei singoli candidati presenti e, le immancabili “frecciatine” politiche all’indirizzo della giunta comunale, per l’occasione, rappresentata in sala con la presenza, oltre che del sindaco sul palco, di molti dei suoi assessori e candidati consiglieri.

A moderare l’evento è stato l’ing. Enrico Tedeschi, attuale presidente della conferenza dei coordinatori di quartiere nonché già coordinatore dell’Oltretorrente.

Il candidato dei PCI, Ettore Manno, e la candidata del PC, Laura Bergamini, si sono dichiarati sin dal principio della sua costituzione contrari all’organizzazione dei CCV. Manno in particolare ha ricordato come nel 2012 avesse proposto una mozione per reintrodurre la formula dei vecchia quartieri.

Parere unanime per gli altri candidati (escluso Pizzarotti) su questa forma di partecipazione che tuttavia presenta, secondo loro, diverse criticità e quindi necessita di essere riformata. Opinione condivisa che sia comunque espressione della voce del popolo ma la bassa affluenza al voto per le elezioni dei rappresentanti e la poca notorietà in città sono motivo di riflessione.

Alfieri ha sottolineato la mancanza di semplificazione nella stesura del regolamento e la sua volontà a voler instaurare un assessorato ad hoc per il dialogo con i quartieri.

Cavandoli, candidata del centro destra, ritiene invece che i quartieri e queste forme di ascolto siano un vero ricongiungimento tra politica di palazzo e presidio del territorio sui problemi concreti. Formula quindi necessaria quella dei CCV, sempre con, a suo parere, dovute modifiche.

Anche lo stesso sindaco Pizzarotti ha ammesso che la formula può essere migliorata ma ha ribadito, come per ogni “novità”, che ci sia bisogno di tempo per ingranare. Questi 5 anni sono serviti per far conoscere ai cittadini il sistema e risultati molto positivi si sono avuti con i progetti dei CCV per il bilancio partecipativo. Progetti che che sono stati votati dai cittadini con una buona affluenza e che hanno permesso di veder avviati i lavori già per 10 di questi.

Ricordato anche la difficoltà nell’avviare questa forma di partecipazione anche a causa delle forti opposizioni da parte dei consiglieri comunali all’opposizione, primi fra tutti i rappresentanti del PD oggi in appoggio a Paolo Scarpa.

Bacchieri ha ricordato le diverse iniziative svolte da Casa Pound nel quartiere San Leonardo ma anche Pablo e Golese. Per Bacchieri è necessario che siano i cittadini a riprendersi la città, anche scendendo in strada e presidiando il territorio.

Per gli organizzatori presenti in prima fila (i Presidenti, Andrea Coppola del quartiere Parma Centro, Provetti Cristiano del quartiere Pablo, Rino Basili del quartiere Montanara, Monica Reggiani del Lubiana, Pioli Oscar del Vigatto, Filiberti Ivo del Cittadella, Lacchini Livio del Golese, Ricci Sabrina del San Leonardo, Turilli Federico del Molinetto) l’obiettivo era quello di porre al centro dell’attenzione il tema dei quartieri e durante le 3 ore di dibattito così è ampiamente stato.

 

 

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