Inchiesta Pasimafi: Grondelli non parla ma consegna documenti. Passante lo insulta e gli tira sassi. Sentito anche Vannucci

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Marcello Grondelli

Dopo le audizioni di Ugo Grondelli e Massimo Allegri, oggi, 12 maggio, e’ toccato agli imprenditori Marcello Grondelli e Giuseppe Vannucci.

Marcello, figlio di Ugo, 45 anni, e’ amministratore delegato della Spindial, con sede a Collecchio.

Giuseppe Vannucci, agente di commercio con un paio di fallimenti alle spalle, 66 anni, di Montechiarugolo, e’ amministratore dell’impresa Appmed.

La Spindial avrebbe scambiato con Fanelli regalie in cambio di sperimentazioni, Appmed “spinto” la vendita di farmaci e contribuito al giro fittizio di denaro da “pulire”.

Marcello Grondelli, è arrivato poco dopo le 9 accompagnato dal legale, Daniele Carra, e ha consegnato alcuni documenti e una memoria con le proprie dichiarazioni difensive, avvalendosi però della facoltà di non rispondere. L’avvocato Carra ha chiesto che il suo cliente possa essere sentito tra qualche tempo, dopo aver analizzato tutti i documenti accusatori, per ora Grondelli si è limitato a dire che sui disposizitivi commercializzati da Spindial non è mai stata fatta alcuna sperimentazione.

All’esterno del Tribunale, mentre Grondelli Junior e avvocato stavano uscendo, un passante lo ha insultato con varie parole come “assassino” e “mafioso”, lanciandogli poi tre sassi andati a segno.

Poco dopo le 12 è stato il turno dell’imprenditore Giuseppe Vannucci. Legato alla famiglia Grondelli da lunga amicizia, ex dipendente della Gambro, azienda di Ugo Grondelli con sede a San Michele Tiorre di Felino specializzata nel rene artificiale, Vannucci è accusato di aver fatto da intermediario con Fanelli per incrementare la vendita di un particolare filtro per la terapia del dolore.

Ma lui nega ogni accusa.

 

 

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