Giocampus, la ricerca scientifica alla base del modello educativo

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Diminuzione del tasso di obesità infantile al 5% (dal 7,5%), riduzione all’11,7% (dal 15,5%) dei bimbi in sovrappeso, aumento degli alunni che va a scuola a piedi (+ 120%) e incremento del consumo di frutta a colazione (+120%). Sono questi i risultati concreti registrati nel corso di 3 anni di osservazione da Giocampus, il progetto di Welfare di Comunità nato nel 2002 a Parma e concretizzatosi nel tempo in un vero e proprio “modello educativo” con base scientifica per lo sviluppo dei corretti stili di vita e la promozione del benessere infantile.
«A Parma in ogni momento della giornata un bambino partecipa a Giocampus – precisa con soddisfazione Elio Volta, coordinatore del progetto -. Organizziamo complessivamente 800 ore settimanali fra educazione motoria e alimentare in tutte le scuole Primarie della città e in 6 plessi della provincia, coinvolgendo 9000 bambini che da ottobre a maggio partecipano ai diversi percorsi educativi. In 16 anni abbiamo raggiunto oltre 40mila bimbi con le loro famiglie, gli insegnanti e più in generale una comunità di 100mila persone». L’attività costante di Giocampus ha permesso di definire un vero e proprio protocollo basato sulla ricerca sul campo, 100% made in Parma e unico nel panorama nazionale che ha prodotto numerosi articoli a certificarne la valenza scientifica, come The use of new technologies for nutritional education in primary school: a pilot study, pubblicato solo lo scorso anno sulla rivista Public Health, edita dal gruppo Elsevier.
Un’Alleanza Educativa pubblico-privata fondata da Barilla, CUS Parma, Comune di Parma, Università, CONI Emilia Romagna, Ufficio Scolastico Regionale che progressivamente si è estesa a nuovi partner, il cui elenco completo è disponibile sul sito www.giocampus.it. A fianco dell’Alleanza Educativa si è insediato, fin dai primi anni, il Comitato Scientifico, il gruppo di lavoro autonomo composto da professionisti ed esperti di alto profilo in nutrizione, educazione motoria, pedagogia, psicologia che elabora le linee guida di indirizzo del progetto e segue il monitoraggio degli effetti sull’apprendimento dei bambini, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e il mantenimento di corretti stili di vita a partire dall’età infantile.
«Giocampus, grazie alla presenza nelle scuole, può avvalersi di una base di ricerca molto ampia, in un ambiente controllato per un lungo periodo di tempo – spiega Volta –. La scuola rappresenta una realtà privilegiata per la ricerca scientifica che ci ha permesso di raggiungere importanti risultati, anche grazie alla collaborazione con l’Università di Parma». Ne è un esempio la ricerca sulla differenza tra apprendimento motorio di tipo imitativo e apprendimento tradizionale o del comando, iniziata nelle ultime settimane. «Dopo un anno e mezzo di preparazione per definire i gesti che si volevano valutare, siamo finalmente entrati nella fase del monitoraggio dei due metodi educativi – racconta Volta –. In questa fase saranno realizzati dei video su 2 gruppi di 20 bambini ciascuno, tra gli 8 e i 10 anni. La ricerca è svolta dal team del prof. Pier Francesco Ferrari del Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Parma ed è coordinata da Giocampus con lo scopo di valutare se in ambito motorio risulti più efficace un modello educativo o l’altro». La ricerca sul campo durerà qualche mese, fino a ottobre; i video realizzati saranno poi inviati al CONI e ai numerosi esperti su tutto il territorio nazionale ed ad alcuni membri al Comitato Scientifico per essere analizzati ed elaborare così le dovute valutazioni. I risultati permetteranno di individuare il modello educativo più efficace per l’apprendimento che potrebbe poi essere applicato alle altre discipline educative.

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