Cgil, Copador: serve unità tra i lavoratori, proclamato stato d’agitazione

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Nella mattinata di lunedì, su sollecitazione delle RSU e di FLAI e UILA Provinciali, si è svolto un incontro con l’Amministratore Delegato, ora anche Presidente di Copador.

Venerdì scorso il CDA ha deliberato solo a maggioranza la prosecuzione del salvataggio dell’impresa con continuità produttiva all’interno di un concordato.

Questa spaccatura si è poi tradotta nelle dimissioni di quattro componenti del CDA, tra cui il Presidente e il Vicepresidente.

La nota positiva è che si sono definite due proposte vincolanti di acquisto che prevedono entrambe lo svolgimento della Campagna del Pomodoro 2017.

In questo scenario non è possibile tollerare atteggiamenti irresponsabili di divisione tra i soci che mettono a rischio il destino di 600 lavoratori.

Da lunedì pertanto viene proclamato lo STATO DI AGITAZIONE e un presidio permanente in azienda, rafforzando ulteriormente le comunicazioni tra azienda, RSU, OO.SS. e lavoratori.

Per domani, martedì 14 Marzo è proclamata un’ora di sciopero con presidio dalle 11.00 alle 12.00 davanti ai cancelli dello stabilimento in Str. dei Notari, 36, a Collecchio; immediatamente dopo è convocata una conferenza stampa.

Ci sono le offerte, questo dimostra il valore dell’azienda, ogni altra considerazione è fuori luogo e verrà contrastata.

Dichiarazione del segretario nazionale della Uila-Uil, Gabriele De Gasperis

“Siamo estremamente preoccupati per quanto accaduto venerdì e sabato scorso nel corso del Consiglio di Amministrazione e dell’assemblea dei soci Co.pa.dor. Dato l’approssimarsi della campagna conserviera, ci sembra necessario che la decisione relativamente alle offerte, giunte alla valutazione del Consiglio lo scorso 10 marzo, avvenga rapidamente”.
Così il segretario nazionale Uila Gabriele De Gasperis commenta le vicende che nel corso del fine settimana hanno interessato la società Co.pa.dor.
La Uila conferma la necessità di mantenere la continuità produttiva dell’azienda e di garantire la stabilità occupazionale partendo al più presto con la campagna.

“Non riusciamo davvero a spiegarci quali vantaggi potrebbero esservi per il territorio di Parma, per il sistema agricolo e per i lavoratori coinvolti nel continuare a posporre una decisione, mettendo a rischio una realtà tanto importante come Co.pa.dor.” prosegue De Gasperis. “Occorre far presto e fare bene per garantire l’avvio di questa campagna e la stabilità occupazionale con il conseguente mantenimento in funzione del sito di Collecchio”.

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