Polesine Zibello: fermati 4 pescatori di frodo. Liberato un quintale di pesce

0

Pesca di frodo, una piaga che colpisce le acque e la fauna del nostro Po. Un gruppo di pescatori illegali è stato sorpreso nella notte dell’8 marzo nella golena del fiume in località Ongina di Polesine Zibello.

Intorno alle 2:30 di notte quattro uomini di origine rumena sono stati sorpresi dai militari della Forestale di Colorno insieme a Carabinieri di Polesine, due a terra e due a bordo di barche, mentre pescavano di frodo carpe, lucioperche e qualche piccolo pesce siluro. Con grosse reti, lunghe più di 600 metri e totalmente non a norma, catturavano gli animali che venivano poi caricati su una piccola barca di vetro resina e su un gommone.

All’arrivo dei militari i quattro avevano già catturato una trentina di pesci per un peso totale di un quintale. Gli animali, ancora vivi, sono stati recuperati e rigettati in acqua. Sequestrate le barche e il furgone usato per caricare il pescato senza nessun rispetto delle norme igieniche: un serio pericolo quindi non solo per l’ecosistema del fiume ma anche per la salute. La pesca è infatti regolamentata da leggi regionali e la pesca deve essere autorizzata dalla Provincia.

Per i quattro uomini, tutti residenti a Ravenna e di età compresa tra i 22 e i 49 anni, è stata contestata una violazione amministrativa ed è stato emesso un foglio di via obbligatorio dal territorio nazionale. Solo il più anziano era gravato da pregiudizi legali per furto, gli altri tre erano in Italia da poco più di un mese: si sospetta siano venuti in trasferta nel parmense per aumentare la quantità di pescato da inviare in patria.

Il pesce, infatti,  se non fosse stato recuperato, sarebbe finito nel mercato della Romania dove il pesce siluro è considerato una prelibatezza: viene venduto come spezzatino. Gli altri pesci invece sarebbero potuti finire anche sul mercato locale.

 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here