Operazione “Broker”: arrestati 7 spacciatori e fornitori della piazza Oltretorrente. (Video con le telefonate dei clienti)

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Si conclude l’operazione “Broker” dell’Antidroga della Polizia di Parma. Sono 7 gli arresti che hanno permesso di fermare un importante giro di spaccio di droga nell’Oltretorrente: in manette sia fornitori che rivenditori. Il giro forniva droga di buona qualità: eroina, cocaina, marijuana e hashish. In tutto sono state documentate più di 300 cessioni.

L’operazione è durata quasi un anno. Il tutto è iniziato nel febbraio del 2016 quando venne arrestato il pregiudicato Sebastiano Di Natale, 48enne di origine siciliana residente in via Imbriani. L’uomo era già noto alle forze dell’ordine, nel 2014 era stato arrestato sempre per droga e condannato a 3 anni e 7 mesi di reclusione da scontare ai domiciliari con la sola autorizzazione a uscire dalle 9 alle 12. Ma nonostante la pena Di Natale non aveva interrotto la sua attività. Numerose sono le telefonate con i clienti e gli SMS registrati dagli investigatori. “Ci beviamo 2 caffè?”, “Posso passare a prendere una birretta?”, “Vado in banca e passo a prendere i biglietti del concerto”: questi i messaggi in codice che riceveva l’uomo. Caffè, birretta, biglietti, tutte parole che richiamavano a un tipo di sostanza stupefacente in base alle abitudini dei clienti. Di Natale infatti aveva una cerchia consistente di contatti ma ben fidelizzati, era il punto di riferimento per moltissimi italiani e parmigiani.

Dopo l’arresto è partita una complessa indagine da parte della squadra Mobile e Antidroga della Polizia per risalire ai fornitori. Gli agenti hanno risalito la filiera riuscendo così ad arrestare altri soggetti. Si scopre così che Di Natale si riforniva da una banda albanese per le droghe “pesanti” come eroina e per la cocaina mentre per le droghe “leggere” come marijuana e hashish a rifornirlo erano una banda proveniente da Napoli.

romano mobile parma

Per 5 mesi si sono organizzati pedinamenti, intercettazioni e ascolto delle telefonate che hanno permesso di arrestare ad aprile Sebastiano Shima, un fornitore intercettato dagli agenti al casello dell’autostrada di Terre di Canossa con 5 kg di eroina proveniente dalla Riviera. Poco dopo vengono fermati anche Vincenzo Casola e Giovanni Esposito che portavano da Napoli 4 kg di hashish a bordo di un pullman. Raddadi Moutia venne invece arrestato a giugno con 50 grammi di cocaina che aveva acquistato da un intermediario mai individuato dagli agenti.

Negli ultimi mesi invece erano stati individuati altri 2 soggetti, sempre fornitori di Di Natale. Si tratta di Illir Halluly, albanese di 45 anni e Ylli Tollya, albanese di 27 anni. Il primo era complice di Sebastiano Shima mentre il secondo, Ylli, era stato trovato da Di Natale come sostituto per il rifornimento di eroina e cocaina nell’ultimo periodo dopo l’arresto degli altri due albanesi.

Nei giorni scorsi la squadra Mobile ha quindi concluso l’operazione dando esecuzione alle 3 ordinanze di misura cautelare in carcere emessa dal Gip Conti del Tribunale di Parma per Di Natale, Halluly e Tollya; ai domiciliari invece Shima. Gli altri erano già detenuti in carcere.

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