Cuore grinta e Calaiò: il Parma soffre ma batte il Pordenone 3-2

0

Una gara epica. Sarà ricordata così, la vittoria dei ducali sul Pordenone, una di quelle che vale la stagione: una dimostrazione di forza e carattere. Impreciso, pasticcione, sfortunato per parte della gara, ha rischiato tanto, tantissimo, il Parma.

Con i risultati del pomeriggio e la classifica che imponevano di vincere, i ducali, con tre giocatori nuovi di pacca in campo hanno fatto fatica. Passati in vantaggio, poi sono finiti sotto e fino all’89esimo sembrava una sconfitta scritta.

Poi ha vinto il cuore, e la voglia di non mollare mai. Munari all’89’esimo e un eurogol di Calaiò hanno chiuso sul 3-2. Ora il Parma sa davvero quanto vale, c’è e se non molla, fa male.

C’è tutto D’Aversa, in questa vittoria, la sua grinta, il suo invitare a non mollare mai. C’è la spinta generosa di Baraye, i piedi buoni di Scaglia, una determinazione e un’anima senza eguali.

LA PARTITA – Vincono Venezia, in rimonta contro l’Ancona, Reggiana, e Padova: il Parma scende in campo con l’obbligo di vincere, che avrebbero avuto comunque. D’Aversa veste i suoi di nuovo: in campo dal primo Iacoponi e Scaglia, panchina per Di Cesare.

In attacco, nel 4-3-3 caro al tecnico, confermato ill tridente di Venezia: Nocciolini, Baraye e Calaiò. Modulo analogo anche per gli ospiti, terzi in classifica, in campo per tenere vive le speranze di promozione diretta in attesa di vedersela tra due settimane con il Venezia.

Sono i ducali a partire forte e mettere pressione alla squadra ospite: dopo un’azione insistita Nocciolini cerca Calaiò ma in qualche maniera i nero verdi chiudono e ripartono, trovando un varco e un batti – ribatti spicciato a terzo tentativo da Saporetti.

Al decimo, dopo questo preambolo che lascia intendere che possa essere una bella gara, il Parma la mette subito in discesa: Nocciolini affonda sulla fascia e crossa perfetto in mezzo per Scavone che salta di testa e batte Tomei.

Il Pordenone non ci sta e si fa vedere dalle parti di Frattali: al quindicesimo su una punizione dalla trequarti Berrettoni la piazza in mezzo, Catteneo insacca ma era in fuori gioco, rete annullata. E il Parma ricomincia a macinare metri e gioco, con gli ospiti che dimostrano qualche affanno in chiusura, rimediando in angolo. 

Poco prima della mezzora i ducali decidono di complicarsi la vita: Scavone atterra in area Cattaneo, per Giua è rigore, senza alcuna protesta dei padroni di casa. Dal dischetto va Arma che prende in pieno la traversa ma la palla, ricadendo, sbatte contro la schiena di Frattali che si era tuffato in traiettoria, e finisce in rete. Uno a uno, tutto da rifare. 

Dal pareggio, la gara finisce in uno stallo imbarazzante gelido come la pioggia umida della domenica padana, uno stallo nel quale fa tutto il Parma: si fa vedere in avanti ma è lento e macchinoso, come se la squadra non avesse metabolizzato l’inserimento di Scaglia e quando perde palla la risolve con dei falli, come quello di Munari che che al 40esimo, dopo una buona offensiva dell’immenso e instancabile Baraye, sulla ripartenza in netto ritardo stende Cattaneo. E’ giallo, ma poteva essere rosso.

Un minuto dopo, i friulani la ribaltano: la difesa ducale traballa, forse patendo i due nuovi innesti, e su un cross di De Agostini si inceppa, Saporetti per liberare rinvia sui piedi di Misuraca che batte Frattali. 1-2, squadre negli spogliatoi.

RIPRESA – L’analisi della prima frazione lascia poco scampo alle interpretazioni: il Parma ha tanti giocatori di categoria superiore in campo, ma alcuni di loro sono arrivati da pochi giorni, Munari non è in condizione, il Pordenone, che è la squadra più organizzata del girone, sta andando a nozze. D’Aversa cerca di rimediare: fuori Saporetti, dentro Mazzocchi per cercare maggiore spinta. 

Il primo affondo arriva al 5′: solo un miracolo di Tomei dice no a Calaiò lanciato da un bel cross di Nocciolini.

Agli ospiti iniziano a saltare i nervi sul pressing ducale, all’ottavo altro intervento da “arancione”: sul taccuino finisce Burrai per un entrata assassina su Scozzarella. Due minuti dopo gran botta a giro di Baraye, ma si schianta sulla traversa. Il Parma c’è, la fortuna meno.

Al tredicesimo ancora Tomei dice no: questa volta si supera su una botta da fuori di Scaglia. Quello del Parma è un assedio. Il Pordenone abbassa il baricentro, si chiude in affanno, ma i ducali non sono precisi.

Sulla gambe pesa la pioggia, il campo, la voglia di vincere, la smania di segnare, la maledizione di una partita che non si vuole raddrizzare. D’Aversa per non incassare la prima sconfitta della propria gestione butta in mischia anche Nunzella, al primo subentro in una stagione da titolare, per Scavone, con Scaglia che scala mezzala, ma continua a mancare la precisione sotto porta. La voglia di non perdere si mischia con il tempo che scorre.

All’ottantanovesimo Munari riscatta e salva la gara: cross da destra di Baraye, pennellato sulla testa, lui insacca.

Il Parma ricomincia a crederci, spinge, insiste. Stefani, cresciuto nelle giovanili parmigiane, fa un fallo al limite, è rosso. Il Pordenone è in 10, e Arma è stato sostituito, abbassando la squadra, il Parma ci crede.

Spinge, e Calaiò inventa una via di mezzo tra rovesciata bicicletta e sforbiciata che batte Tomei al secondo dei quattro minuti di recupero.

E’ tre a due. Vittoria pazza e folle, in rimonta, come all’andata. E’ la vittoria del cuore, della volontà. Vale tre punti in classifica, ma nove su umore e consapevolezza. Non si può dire, ma diciamolo: dopo una partita così vincere il campionato si può.

TABELLINO

Parma – Pordenone 3 -2 

Marcatori: 10′ Scavone (PR), 29′ aut. Frattali (PR), 41′ Misuraca (PD), 89′ Munari (PR), 92′ Calaiò (PR)

Parma – Frattali, Iacoponi, Saporetti (46′ Mazzocchi), Lucarelli, Scaglia, Munari, Scozzarella, Scavone (79′ Nunzella), Nocciolini, Baraye, Calaiò. A disp: Zommers, Fall, Corapi, Miglietta, Giorgino, Di Cesare, Ricci, Simonetti, Messina, Edera. All: D’Aversa

Pordenone – Tomei, Semenzato. De Agostini, Stefani, Ingegneri,  Suciu, Burrai, Semenzato, Cattaneo (81′ Buratto), Misuraca, Berrettoni (65′ Bulevardi), Arma (83′ Padovan). A disp: D’Arsiè, Pellegrini, Marchi, Martignago, Parodi, Zappa, Gerbaudo, Petribiasi. All: Tedino

Arbitro: Giua

Ammoniti: Munari, Baraye (PR), Burrai (PD)

Espulso: 90′ Stefani (PD)

Leggi anche: Le parole del tecnico al termine della gara

Leggi anche: Le parole di Munari e Scavone

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here