Cento chili di “botti” illegali: arrestato commerciante di Bedonia

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Tre persone sono state arrestate e 100 kg di materiale esplodente illegale sequestrati: questo il risultato di un’indagine avviata dai carabinieri di Chiavari nel novembre scorso.

Due degli arrestati sono “fuochini” originari del Casertano, accusati di cedere i “botti” al terzo fermato, un negoziante di Bedonia; per tutti, l’accusa è detenzione illegale di materiale esplosivo.

I “botti” sono stati trovati in alcuni locali e su alcune auto tra Genova e Chiavari: fra i fuochi sequestrati, 61 “cipolle a mano” e “bombe da mortaio”, oltre a 290 scatole di fuochi artificiali non conformi alla normativa di settore.

All’operazione hanno partecipato anche gli Artificieri del comando provinciale di Genova.

Uno degli arrestati dai carabinieri di Chiavari perché trovati in possesso di circa 100 kg di fuochi artificiali non consentiti è il fuochino Bruno Raucci, cinquantenne, pregiudicato, casertano di origine e residente a Chiavari, al quale era scaduto da pochissimi giorni il divieto di detenere esplosivi.

Nel 2009 Raucci era stato arrestato perché teneva in un magazzino di Castiglione Chiavarese circa un quintale di botti. Era stato condannato e il giudice gli aveva intimato il divieto di detenere esplosivi, divieto che appunto era scaduto qualche giorno fa. Con Bruno Raucci è stato fermato anche il nipote Francesco, 30 anni, proprietario di un negozio di fuochi artificiali a Genova e Luigi De Cicco, 60 anni, commerciante a Bedonia (Parma) fermato a Castiglione Chiavarese.

I tre devono rispondere a vario titolo della detenzione illegale di circa 100 chili di materiali esplosivi, in parte confezionati in modo artigianale e illegali. L’indagine è stata svolta dai carabinieri della compagnia di Chiavari, in collaborazione con la Compagnia di Sestri Levante, e con gli artificieri del Nucleo Investigativo di Genova. Perquisiti un veicolo, due abitazioni, un capannone e un esercizio commerciale.

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