Parma-Suzzara: attentato ai treni ed estorsione ai Carabinieri. Arrestato 60enne

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Un agricoltore 60enne residente in provincia di Reggio Emilia è stato arrestato dai Carabinieri di Suzzara dopo aver tentato di estorcere denaro ai militari per non compiere un attentato contro i treni della tratta Parma-Suzzara. Ora è nel carcere di Mantova con gravi accuse di attentato a impianti di pubblica utilità e alla sicurezza dei trasporti.

L’uomo aveva posto dei blocchi di cemento sui binari che erano stati urtati da un treno senza, fortunatamente, portare conseguenze ai passeggeri. Prima, lo scorso 12 dicembre, aveva mandato una lettera indirizzata alla stazione dei Carabinieri di Suzzara chiedendo 300 mila euro. Tre giorni dopo una telefonata dove ripeteva la richiesta, se non avesse ricevuto i soldi avrebbe piazzato i blocchi di cemento. Quattro ore dopo la telefonata, alle 6, nei pressi di Suzzara il treno incrocia gli ostacoli sui binari.

L’uomo non si è arreso e ha continuato anche nei giorni successivi con altre chiamate, questa volta alla caserma di Gonzaga. Intanto erano diramate le indagini e grazie all’esame delle telecamere l’auto dell’uomo era stata individuata. Ad un parente del proprietario sono state fatte sentire le registrazioni delle telefonate anonime e la voce è stata riconosciuta come quella dell’agricoltore.

I militari hanno perquisito l’abitazione del 60enne rivenendo una pistola, un fucile e altre lettere anonime simili a quelle ricevute dai militari. Per l’agricoltore non sono che potute scattare le manette per il suo folle gesto.

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