Parmacotto, niente fallimento. Tribunale da ok al concordato

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Parmacotto Spa, il concordato in continuità è realtà, nonostante la Procura ne avesse chiesto il fallimento: il collegio di giudici del tribunale, presieduto da Pio Massa, ha depositato la convalida.

Finisce così un incubo, durato mesi, passato per la cessione dell’azienda ai principali fornitori, che rinunciano a 46,2 milioni di crediti: per contro, la produzione continua a ranghi ridotti, nonostante i tagli.

I restanti 64 milioni verranno in parte trasformati in azioni della stessa società, che passa così dalla proprietà della famiglia Rosi ad una cordata di altri operatori del settore, con le quote maggiori alla famiglia Levoni, mentre lo stabilimento “imperiale” di Marano verrà dismesso.

Per la “vicenda Simest” resta l’accusa di di truffa ai danni dello Stato per Marco Rosi, mentre le responsabilità dell’azienda sono state dichiarate prescritte.

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