Supermercato via D’Azeglio: è scontro sui social tra Pizzarotti e Lega Nord: “Disinformazione”. Al via la raccolta firme, ecco dove

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Continua la polemica sulla chiusura del supermercato “Vivo” in via D’Azeglio. Sui social è scontro tra Lega Nord e il sindaco Pizzarotti.

“La sala giochi non è prevista che arrivi, almeno fino a fine anno. – scrive Giacomo Manzini, esponente di Lega Nord Parma in un post su Facebook- La cosa sicura è che il supermercato Vivo chiude e resteranno senza lavoro almeno 20 dipendenti. E pensare che c’era già l’accordo di massima con un’altra catena di supermercati per dare continuità all’attività ma roumors bene informati affermano che sia stata proprio l’amministrazione comunale attuale a dire di no in quanto ci sarebbe stato un nuovo traffico di camion merci per rifornire il supermercato, fosse vero sarebbe di una gravita’assoluta, andremo a chiedere anche questo a chi di dovere”.

All’intervento su un gruppo pubblico social di Parma replica prima Stefano Fornari, consigliere di Effetto Parma, la lista di Pizzarotti: “Scusate se mi intrometto, ma state scrivendo e insultando sulla base di vostre invenzioni. La giunta non ha MAI deciso di chiudere il supermercato di via d’Azeglio e di conseguenza di togliere un utile servizio alla cittadinanza.
Ne tantomeno di fare perdere il posto a 20 persone. Queste sono solo vostre invenzioni ed è anche ora che la piantate di scrivere balle! Ci sono dichiarazioni ufficiali di un assessore ed e sono quelle che fanno fede, fino a prova contraria! Se il supermercato chiude o chiuderà non sarà certamente per una scelta dell’amministrazione, ma forse per una scelta economica della proprietà”.

Segue anche il commento di Federico Pizzarotti: “Mi inserisco per dire che nessuno ha interagito con l’amministrazione, Me o Assessore Casa, e quindi ogni commento o teoria sul fatto che non siamo stati d’accordo con qualcosa è falsa. Che lo scriva qualche commentatore leghista o che lo scriva la Gazzetta. Anche rispetto alla sala slot, uno dei titolari dell’immobile che ho incontrato giovedì mi ha spiegato che era sorpreso quanto me della disinformazione che si sta creando e dello spazio che viene dato dai media senza nemmeno una verifica delle fonti. Purtroppo capita sempre più spesso di farsi opinioni sul nulla e non su fatti concreti”. Ad ulteriori commenti replica “Continuate pure a fidarvi della disinformazione. Rimane il fatto che NESSUNO mi ha contattato, o l’assessore Casa, e che quindi come spesso accade “se la sono cantata e suonata”. Oggi avrò modo di specificarlo in consiglio comunale. Avete lo streaming a disposizione”. 

Intanto il commercialista di uno dei 4 proprietari dell’immobile, Giuseppe Zambello, spiega la situazione alla Gazzetta di Parma. Il supermercato Vivo recederà dal contratto di affitto il 31 dicembre ma un’altra catena di negozi ha chiesto la gestione, si tratta della tedesca ALDI. Come spiega il commercialista l’offerta però è stata ritirata dopo che i tecnici del Comune, in ottemperanza al regolamento sulla viabilità della zona, impediscono a camion che superano i 35 quintali di transitare in via D’Azeglio, anche di notte. Zambello nega che sia stata sin’ora fatta un’offerta da parte di una sala giochi. Conferma tuttavia che la situazione è incerta. Oggi i colloqui con un altro offerente, un altro supermercato che tuttavia vorrebbe prendere in affitto solo mille dei duemila mq disponibili. In quel caso sarebbe il negozio di abbigliamento gestito da una famiglia cinese a fianco del supermercato ad ampliarsi. Il negozio infatti rientra sempre nella proprietà ed è in sub-affitto. Se il Comune di Parma decidesse di concedere invece una deroga per il passaggio dei camion pesanti allora si ripresenterebbe la proposta di ALDI che andrebbe a gestire tutti i 3 mila metri quadri totali, occupando quindi anche l’attuale spazio del negozio di abbigliamento.

In Consiglio Comunale si è affrontato il problema. Il capogruppo di Effetto Parma, Marco Bosi, ha invitato a fare chiarezza sull’ipotetica apertura di una sala slot al posto del supermercato Vivo di via D’Azeglio, come segnalato dal consigliere Pellacini (Centristi per Parma). Pizzarotti risponde: “Siamo i primi a voler aiutare l’Oltretorrente. Siamo  disponibili ad approfondire con i titolari dell’esercizio commerciale quali siano le prospettive e valutare cosa mettere in campo. Oggi è il primo giorno in cui ci hanno contattato come Amministrazione”.

Il consigliere Pellacini ha ricordato che “a partire da martedì 13 dicembre prenderà il via la raccolta di firme perché non chiuda il supermercato di via D’Azeglio. Inizierà anche la raccolta firme per via Trento per impedire che torni ad aprire una sala giochi che già in precedenza aveva creato problemi. Si può firmare per entrambe le petizioni dalle 9 alle 13 in municipio, ingresso Albo pretorio a pian terreno, dalle 11 alle 13 si potrà firmare anche in via D’Azeglio. Nei giorni seguenti si potrà firmare anche negli esercizi di via D’Azeglio e via Trento che esporranno il cartello per la raccolta firme. Fin da ora hanno dato disponibilità alla raccolta firme il bar Pachamama di via D’Azeglio e Germiniasi tessuti in borgo Marodolo che disporranno dei moduli già da domani. Per partecipare alle petizioni, che verranno presentate al prefetto, al questore e al sindaco, occorrerà un documento di identità”.

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