Vuole curare la sorella a Parma, ma l’Asl sarda non paga. Denuncia l’Ente alla Polizia

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Da oltre un mese lotta per la salute della sorella di 31 anni, malata di anoressia, ma non è mai riuscito ad avere l’autorizzazione dalla Asl di Nuoro per la copertura delle spese di cura in un centro specialistico di Parma.

Così Antonello Contini, 35 anni di Ottana, dopo l’ennesimo diniego ad essere ricevuto dai vertici della Asl, ha sporto denuncia alla Polizia. “Mia sorella sta malissimo da quando viene curata in Sardegna – ha detto Contini all’uscita dall’azienda sanitaria – . In passato è stata curata spesso dal centro specializzato di Parma ed è migliorata fino quasi a guarire, ma ha avuto una ricaduta. I vari direttori sanitari ci hanno sempre rimborsato le spese, riconoscendo che la Sardegna non ha un centro specializzato per l’anoressia. Ora un dirigente della Asl mi ha risposto che questa azienda sanitaria la può curare benissimo e che se vuole andare a Parma lo faccia a sue spese”.

La giovane viene curata in Sardegna da vari centri psichiatrici ma, a detta del fratello, senza benefici: “Qualche mese fa mia sorella in uno di questi centri ha tentato un gesto di autolesionismo ed è stata in coma – ha continuato Contini – ma non è stato il primo gesto di questo tipo. Le cure qui non stanno funzionando, mia sorella ha diritto alla salute anche perché la legge dice che quando una regione non ha un centro specializzato per curare una determinata patologia, deve andare fuori a spese della Regione di appartenenza. Non sono disposto a vedere morire mia sorella così, voglio andare fino in fondo per un diritto che ci spetta”.

Dopo la protesta, in tarda mattinata all’uomo è arrivata la convocazione del direttore sanitario Maria Carmela Dessì, che lo riceverà. Su questo caso verrà presentata anche un’interrogazione in Consiglio regionale. (ANSA).

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