Calcio in lutto: è morto Marino Perani. Allenò il Parma della promozione in B nell”83- ’84

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E’ morto Marino Perani, a Parma lo ricordiamo, e ricorderemo sempre, per la bella promozione dalla C alla B del 1983-84: quella di Barbuti e del gol di Pioli sotto il diluvio a Sanremo.

Ricordiamolo così:

Quando a Bologna si dice ‘ala destra’ la mente di chi non ha vissuto l’età aurea degli anni Trenta corre istintivamente a lui: all’ala destra che vinse il settimo scudetto. L’ala di Marino Perani si è spezzata per sempre questa mattina all’alba in una stanza della casa di cura Lercaro.

Il 27 ottobre Perani avrebbe compiuto 78 anni, ma di fatto gli ultimi due li ha trascorsi passando da una clinica all’altra, perché le gravi condizioni di salute, che gli facevano traballare sia il fisico che la memoria, impedivano da tempo alla moglie Anna, sposata solo tre anni fa e che gli è stata vicina fino all’ultimo, di assisterlo a casa.

Per uno strano scherzo del destino Perani si è spento proprio nella settimana che porta alla sfida con l’Atalanta, che per lui, bergamasco di Ponte Nossa, è stata la prima casa calcistica, il trampolino di lancio per la sua avventura in rossoblù, durata 14 stagioni. Con 415 presenze ufficiali, condite da 80 gol, Perani figura al quinto posto nella graduatoria dei rossoblù con più gettoni della storia, preceduto solo da Giacomo Bulgarelli, Tazio Roversi, Carlo Reguzzoni e Carlo Nervo.

Col Bologna è stato campione d’Italia nel 1963-64, ma nel suo palmares in rossoblù figurano anche, nel 1970, una Coppa Italia e una Coppa di Lega Italo Inglese, oltre alla Mitropa Cup del 1961. Con Fulvio Bernardini, l’allenatore del settimo scudetto, ebbe spesso un rapporto conflittuale, che gli derivava dal suo carattere fumantino. Nell’anno del tricolore in campionato realizzò 6 reti, rivelandosi il complemento perfetto per Haller e Pascutti, anche se tecnicamente diede il meglio di sé quando in panchina arrivò Luis Carniglia, con un rendimento che gli permise di raggiungere la Nazionale.

In azzurro collezionò solo 4 presenze. Il debutto lo fece proprio al Comunale di Bologna, il 14 giugno 1966, in un Italia-Bulgaria finito 6-1 in cui mise subito lo zampino del gol. A giugno partecipò alla spedizione dei Mondiali in Inghilterra del 1966, che s’interruppe ingloriosamente a Middlesbrough dopo il harakiri con la Corea del Nord.

Quando appese gli scarpini al chiodo Perani è rimasto a lungo nell’orbita del club, tanto che il presidente Luciano Conti gli consegnò due volte la panchina della prima squadra, per un tratto della stagione 1978-79 e per tutta la stagione 1979-80.
Lascia la moglie Anna e i figli Claudio, Daniele e Paolo. Claudio e Daniele vantano anche una presenza in serie A col Bologna e fu proprio il padre a farli debuttare in coda alla stagione 1979-80.

Il “congedo” del Parma Calcio – 

Il Parma Calcio piange Marino Perani, l’allenatore che alla sua prima stagione (1983/1984) sulla panchina Crociata condusse la nostra squadra alla promozione dalla Serie C1 alla Serie B, scomparso in queste ore all’età di settantotto anni, e porge le proprie condoglianze alla sua famiglia.

Perani, chiamato dal presidente Ernesto Ceresini e dal direttore sportivo Riccardo Sogliano, guidò un gruppo costituito da giovani calciatori emergenti (Fabio Aselli, Daniele Davin, Fabrizio Di Pietropaolo, Giacomo Murelli, Gabriele Pin, Stefano Pioli, Fausto Salsano) e da alcuni esperti giocatori di categoria (Massimo Barbuti, Stefano Mariani, Pierluigi Panizza, Tiziano Ascagni).

In poco tempo, costruì una formazione che divertiva per il gioco espresso e raccoglieva importanti risultati, sul campo dello stadio Ennio Tardini e in trasferta.

peraniBattagliando in un testa a testa indimenticabile in vetta alla classifica del Girone A con il blasonato Bologna, il club che ripartì dalla terza serie dopo due clamorose retrocessioni, a cui Marino era legato per aver vinto con la maglia rossoblù negli Anni Sessanta da attaccante di fascia destra uno scudetto, due Coppe Italia, una Mitropa Cup e una Coppa Italo-Inglese.

Parma e felsinei terminarono il campionato appaiati in vetta a quarantotto punti, conquistando entrambi il lasciapassare per il torneo cadetto, con il Lanerossi Vicenza distanziato di una sola lunghezza.

L’apoteosi Crociata si manifestò all’ultima giornata, a Sanremo, il 3 giugno 1984, quando sotto il diluvio universale su un terreno di gioco ridotto a pantano, la vittoria fu conquistata grazie a un guizzo del diciottenne difensore parmigiano Pioli su una punizione calciata da Ascagni.

Di quella fantastica annata, nel ricordo di Marino Perani, rimane indelebile un simpatico slogan dei tifosi. Recitava: “Chiamami Perani, sarò la tua B”. Richiamando la pubblicità della Birra Peroni dell’epoca (“Chiamami Peroni, sarò la tua birra”).

Insieme allo striscione esposto dalla Curva Nord nel congedo dal Tardini, in occasione del successo del 27 maggio (1-0) contro l’Ancona:”Grazie Magico Perani”.

Nella successiva Serie B 1984/1985, purtroppo, l’avventura di Perani a Parma si concluse alla sedicesima partita, dopo la sconfitta casalinga con l’Arezzo (0-1) del 6 gennaio 1985, quando il mister fu esonerato, sostituito dalla coppia Gedeone Carmignani-Silvano Flaborea, inevitabile tentativo societario per scongiurare un’inesorabile retrocessione.

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