Arrestati i rapinatori della banca di Busseto: 3 napoletani che dopo il colpo si davano alla vita agiata

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Presi i rapinatori della Banca Popolare di Lodi in piazza San Maria a Busseto. Dopo le indagini dei Carabinieri di Parma, coordinati dal PM Podda, sono scattate le manette per tre uomini di origine napoletana residenti da tempo a Parma: T.M. di 46anni, T.V. di 21 anni (rispettivamente padre e figlio) B.E. di 28 anni.

I tre avevano mandato a segno il colpo lo scorso 5 maggio riuscendo a scappare con un bottino di 120 mila euro. Due erano entrati nell’istituto di credito alle 15:45, poco prima della chiusura, travisati con parrucche, occhiali da sole, sciarpa e un cappello di paglia. Il terzo era rimasto fuori, in auto, a fare il palo.

In banca erano presenti 7 persone: 3 dipendenti, 3 clienti e l’addetta alle pulizie. Tutti sono stati legati con delle fascette da elettricista e rinchiusi nel bagno la cui porta è stata bloccata con degli armadietti archivio. Uno dei rapinatori, appena entrato, si è diretto verso una cliente puntandole un taglierino alla gola e intimando agli altri di lanciare a terra i cellulari.

I tre hanno agito preparati, sapevano infatti che da poco la cassaforte dell’ATM era stata riempita di contanti. Mentre le persone sequestrate e legate in bagno temevano per la loro incolumità, una delle dipendenti è stata costretta ad accompagnarli alla cassaforte aspettando almeno mezzora che questa, per via delle procedure di sicurezza, si aprisse.

Le indagini sono partite dalla visione delle telecamere di sicurezza e OCR, oltre dai tabulati telefonici e delle dichiarazioni dei testimoni. Gli investigatori hanno ritrovato anche una impronta digitale su una cartella della banca. A dare ulteriore conferma ai sospetti sono stati i comportamenti dei tre successivamente alla rapina. Persone, disoccupate, che fino al giorno prima mantenevano una vita parsa hanno dato il via ad una vita agiata con frequenti viaggi in prima classe Frecciarossa verso Napoli, vacanze al mare con pernottamenti in agiati resort. 

I tre sono stati arrestati e condotti in carcere per il reato di rapina a mano armata ai danni di un istituto di credito, concorso in sequestro di persona, porto ingiustificato di armi da taglio.

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