“Estendere l’ecobonus anche alle associazioni di volontariato e alle onlus per offrire un aiuto concreto alle tante realtà che svolgono attività benemerite con risorse estremamente limitate e che, ad oggi, risultano escluse da ogni forma di incentivo fiscale che ne sostenga gli investimenti che talvolta si rendono necessari per riqualificare le loro sedi. La finalità della proposta è duplice: sociale ed ambientale”.
È la richiesta che il deputato Giuseppe Romanini ha formulato al Governo con un ordine del giorno su cui il Vice Ministro all’Economia Enrico Morando ha espresso parere favorevole. L’odg segue la presentazione di un’interrogazione, proposta come primo firmatario da Romanini e sottoscritta da oltre 40 deputati del Pd, che ha raccolto la segnalazione dell’Assistenza Pubblica di Collecchio, Sala Baganza e Felino.
“L’ecobonus rappresenta un valido incentivo per la riqualificazione del patrimonio edilizio del nostro Paese perché consente di maturare uno sconto fiscale del 65% per le spese che riguardano interventi di risparmio ed efficienza energetica” – ha spiegato Romanini – “Le associazioni e le onlus, non svolgendo attività commerciale, sono esenti dal pagamento delle imposte sui redditi (Irpef e Ires) e, di conseguenza, non possono beneficiare di alcun ‘bonus’ per gli interventi di ristrutturazione delle proprie sedi”.
“La legge di bilancio 2017 ha già previsto per i cosiddetti ‘incapienti’ la possibilità di cedere lo sconto fiscale all’impresa che esegue i lavori a fronte di uno sconto in fattura di pari importo” – ha concluso – “Si tratta di un accorgimento interessante che potrebbe essere mutuato anche per le associazioni. L’adesione di oltre 40 deputati e l’approvazione del mio ordine del giorno è conferma dell’attenzione alla problematica e fa ben sperare per una sua possibile rapida soluzione”.
