Crisi al polo logistico Number1/Barilla: annunciata la chiusura del Magazzino Sac, 50 lavoratori verranno licenziati?

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Dalla fine di settembre l’operatore logistico Number1 ha comunicato che il principale cliente Barilla ha deciso di ridistribuire le merci verso Francia e Belgio (pasta, sughi, bakery) da altri siti, provocando la crisi occupazionale per 50 lavoratori impiegati da anni in questa attività al magazzino di via Paradigna. Una decisione arrivata proprio quando erano in corso agitazioni per il lavoro in sicurezza e la richiesta di aumenti salariali per affrontare il periodo di forte carovita. “Insomma, una sorta di serrata a fronte di legittime rivendicazioni sindacali. Un fatto gravissimo”, dichiara Stefano Re dell’ADL Cobas, sindacato maggioritario tra le maestranze.

In cassa integrazione dal 25 settembre, dunque, e nonostante le richieste dei sindacati e alcune giornate di sciopero, Number1 e la cooperativa in appalto CAL hanno negato qualsiasi ripresa del lavoro o la ricollocazione negli altri numerosi magazzini presenti nel territorio.

Per questo oggi Lunedì 30 Ottobre i lavoratori riuniti in assemblea decideranno su eventuali ulteriori e più incisive iniziative di lotta, che potranno coinvolgere anche i lavoratori degli altri magazzini Number1 (in totale oltre 450 nell’area di Parma).
Perché sullo sfondo di questa vicenda, è l’intero polo logistico della Number1 di Parma ad essere a rischio di ridimensionamento nei prossimi anni, dipendendo in maniera preponderante dalla strategia industriale e distributiva di Barilla. La quale nonostante la crescita dei fatturati (+18%, 2022) e un piano per lo sviluppo del business da 1 miliardo di euro, sembra poco interessata alle ricadute sociali lungo la propria filiera.

È la stessa Number1 ha spiegarlo esplicitamente durante i recenti incontri sindacali, dichiarando che per cercare altri clienti si sposterà sempre di più verso altri territori (a nord nella zona di Piacenza e della Lombardia, o a sud a Bologna) mettendo a rischio ulteriori posti di lavoro nel parmigiano.
Per questi i sindacati insistono: “Bisogna respingere oggi questo primo ridimensionamento per difendere l’occupazione di oltre 450 persone domani. Barilla e Number1 ritornino sui loro passi. Noi con i lavoratori siamo pronti a fargli cambiare idea”.

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