Il Carugio di Portovenere: Un Ritrovo Storico tra Terra e Mare e la Ricetta dei Muscoli Ripieni

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Il Carugio nel Medioevo: un marketplace ante litteram

Il Carugio di Portovenere, un locale storico annidato nel cuore del borgo marinaro di Portovenere, è un luogo intriso di storia e di fascino, un vero e proprio punto di incontro tra terra e mare. La sua storia e le sue origini risalgono al Medioevo, un periodo di fervente attività commerciale e marittima, quando Portovenere era un importante nodo di scambio tra il Mediterraneo e l’entroterra.

Il Carugio era molto più di un semplice locale. Era un luogo di ritrovo, un rifugio per pescatori stanchi, un mercato per mercanti ambulanti, un punto di ristoro per allevatori e contadini dopo una lunga giornata di lavoro. Un luogo di grande ospitalità che apriva le sue porte a tutti, offrendo riparo e un tetto dove poter vendere i propri prodotti.

Ogni mattina, il Carugio si svegliava con l’arrivo dei pescatori locali, i loro volti segnati dal sale e dal vento. Arrivavano con le loro casse di pesce fresco, soprattutto mitili e frutti del mare che sin dai tempi dei romani facevano parte dell’economia del Golfo de La Spezia.  Questi prodotti venivano poi venduti o scambiati con chi, dall’alba al tramonto, proveniva dall’entroterra. Insomma, ad ogni ora il Carugio si animava con l’arrivo dei contadini e degli allevatori, che si recavano lì per vendere i frutti del loro duro lavoro: formaggi, frutta, verdura e carni.

Le serate al Carugio erano animate da racconti di mare, storie di viaggi lontani e leggende di creature marine. I mercanti, provenienti da luoghi lontani, portavano con sé aneddoti e storie esotiche, arricchendo il tessuto culturale del locale.

L’Antica Osteria del Carugio oggi

Nel corso dei secoli, il Carugio è diventato un simbolo di Portovenere, un luogo che racchiude in sé l’essenza di questo borgo marittimo. Il suo spirito di accoglienza è rimasto immutato, una testimonianza vivente della ricchezza e della diversità della vita a Portovenere.

Oggi, il Carugio, rilevato da Antonella Cheli (volto noto della ristorazione a Portovenere) e suo figlio Alessandro Greco, continua a essere un punto di riferimento per la comunità locale e per i visitatori. È qualcosa di più di un semplice ristorante, un luogo dove si può assaporare la genuinità della cucina ligure, dove si può ascoltare un racconto portato dal fruscio del mare e dove si possono ancora scorgere i segni di un passato non troppo lontano.

L’edificio che ospita il Carugio è un antico insieme di pietra e legno, la cui facciata è decorata con affreschi sbiaditi dal tempo. Le sue pareti spesse e robuste hanno resistito a secoli di tempeste marine e terrestri, testimoniando l’abilità degli antichi costruttori locali.

Il Carugio di Portovenere è più di un luogo, è una storia, un racconto di vite che si intrecciano, di sogni che prendono il largo, di prodotti della terra e del mare che si incontrano. È un luogo che continua a vivere e a raccontare la sua storia, un luogo dove il passato incontra il presente, dove la terra incontra il mare.

La ricetta dei muscoli ripieni

Eccoci di fronte al menù dell’Antica Osteria del Carugio… quale migliore ricetta per celebrare quest’incontro se non quella dei muscoli ripieni alla spezzina? Il Golfo dei Poeti è da sempre un’area vocata alla mitilicoltura: le cozze sono buone al naturale, con un po’ di lio, sale, pepe e limone, oppure all’interno di una ricetta più elaborata. Un gustoso piatto della tradizione ligure che unisce i tesori del mare con quelli della terra.

Le cozze ripiene alla ligure, dove il maiale, i mitili, le spezie possono incontrarsi armoniosamente per dare vita ad una vera esplosione di gusto.

Per preparare questo invitante piatto, gli ingredienti necessari sono:

  • Muscoli freschi
  • Pane raffermo
  • Prezzemolo
  • Mortadella
  • Aglio
  • Parmigiano
  • Uova
  • Sale e pepe

C’è chi aggiunge nel ripieno un po’ di timo, per conferire aromaticità e chi ama passare un po’ di pan grattato sui muscoli dieci minuti prima di toglierli dal forno.

Preparazione

Iniziamo tritando finemente il prezzemolo e l’aglio, che andranno ad insaporire il ripieno. A parte, prepariamo il composto unendo il pane raffermo precedentemente ammollato nel latte, la mortadella, le uova, il parmigiano grattugiato ed il trito di prezzemolo ed aglio. Saliamo, pepiamo e mescoliamo il tutto.

A questo punto, apriamo con cura i muscoli facendo attenzione a non rompere completamente il punto che unisce le due valve (in questo modo i muscoli si chiuderanno da soli, senza l’aiuto di spago). Riempiamo ogni valva con un cucchiaio di ripieno, richiudendola poi con l’altra valva vuota. A parte prepariamo una salsa di pomodoro in padella, facendola cuocere 20 minui. Disponiamo la salsa in teglia, posizioniamo i muscoli ripieni al suo interno, irrorandoli con un filo d’olio e qualche ciuffo di prezzemolo.

Inforniamo a 180°C per circa 15-20 minuti. Ed ecco pronti i nostri gustosi muscoli ripieni, un piatto che racchiude tutti i tesori del mare e di quella terra speciale che è il Levane Ligure!

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