Pecchia: “Soddisfatti e arrabbiati, dovevamo chiuderla prima”

Sul presunto rigore: “Con il Var ci affidiamo totalmente a quello che succede e hanno deciso così sull’espulsione. Forse sentivo che Mihaila per il tocco sembrava rigore, ma la scelta è stata quella e la prendiamo per buona“

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Le dichiarazioni dell’allenatore crociato Fabio Pecchia, rilasciate al termine della partita Benevento-Parma, valida per la trentacinquesima giornata del campionato Serie BKT.

GRANDE APPROCCIO, TANTE OCCASIONI
Risultato giusto, il verdetto del campo è questo. Sapevo di affrontare una squadra viva e con orgoglio. I ragazzi l’hanno preparata al meglio, abbiamo avuto un grandissimo approccio e abbiamo creato tante palle gol. Li abbiamo tenuti in vita e quando è così, dall’altra parte, ci hanno creduto. Alla fine il pareggio l’hanno trovato sul campo e se lo sono meritato. Noi abbiamo fatto tante buone cose, atteggiamento, ritmo, voglia. Ed è un pari che lascia l’amaro in bocca“.

IL RIGORE SU MIHAILA E IL ROSSO A COBBAUT
Con il Var ci affidiamo totalmente a quello che succede e hanno deciso così sull’espulsione. Forse sentivo che Mihaila per il tocco sembrava rigore, ma la scelta è stata quella e la prendiamo per buona“.

BISOGNA PORTARE A CASA LA VITTORIA
Soddisfazione perché abbiamo fatto ritmo, c’è voglia di andarla a prendere e di fare le cose. Anche sul 2-1 abbiamo avuto situazioni per fare il terzo gol. Dobbiamo continuare a lavorare su questa strada. Sono sempre meno le partite, ma questa gara comunque a tutti i ragazzi deve dare quella giusta soddisfazione e quella rabbia perché bisogna portarla a casa. All’andata siamo usciti dal campo con la sconfitta, con l’amaro in bocca perché avremmo meritato qualcosa di più. Oggi ancora una volta usciamo con meno, ma il destino è questo“.

IL RICORDO DI IMBRIANI
Da diverso tempo vengo qui e non vinco mai. Il campo non mi ha mai dato soddisfazione, però nel pre-gara rivedo amici da tanto tempo come la famiglia di Carmelo a cui sono legatissimo. Torno a casa sempre a mani vuoti o con poco di più, ma mi porto dentro anche sentimenti di gioia“.

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