Maxi building di Collecchio “incrocio tra passato e futuro, opera importante”

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E’ un’opera che era stata iniziata nell’era Tanzi, poi è rimasta tremendamente incompiuta con il crac. Ora, riparte con i piedi piantati nel passato ma un grande sguardo al futuro.

“Il progetto è di dimensione nazionale, anche internazionale per la sua grandezza, parte da qui ed emoziona. Ma posa anche basi solide nel passato: le fondamenta del building sono ben radicate e la costruzione ripartirà dalla struttura esistente” – recitano in coro, in conferenza stampa.

Ed ancora. “E’ una sfida epocale, il crac è una ferita mai rimarginata, che ha lasciato tracce nella comunità. Da quelle macerie ripartiamo: il valore aggiunto saranno la fruibilità degli spazi e l’impatto sulla mobilità sostenibile, ambienti dedicati a giovani e scuole”.

All’appuntamento nella sala consiliare del Comune di Collecchio, la Sindaca Maristella Galli e il Managing Director Corporate crociato Luca Martines hanno voluto fare il punto su questa progettualità, per raccontare cosa è stato fatto fino ad oggi e che cosa sarà fatto in futuro. Una visione per sostenere la comunità da un punto di vista ambientale, sociale e sportivo. L’Amministrazione comunale ha ribadito di essere vicino a chi vuole investire per il bene di Collecchio e oggi, l’acquisizione del Building Direzionale Ex Parmalat e del Masterplan del futuro Training Center, rappresentano questa direzione univoca, in cui Parma Calcio crede fortemente.

I lavori della conferenza sono stati aperti dalla Sindaca Maristella Galli, accompagnata dal Vice Sindaco Gian Carlo Dodi, dall’Assessore alle Politiche Scolastiche e Pianificazione Territoriale Michela Comani, dall’Assessore all’Ambiente Roberto Dallavalle e dall’Assessore alle Politiche Sociali e Giovani Costanza Guerci: “L’acquisizione del Building da parte del Parma Calcio potrà creare nuove opportunità per i cittadini di Collecchio. Da 20 anni ci siamo chiesti quando questo edificio avrebbe trovato una destinazione: ora questa è una realtà che è avvenuta. Per noi è la porta d’ingresso del paese, è un Quadrante che ha bisogno di una rigenerazione. Con l’acquisizione del Direzionale si apriranno nuovi orizzonti per tutti: in questi mesi abbiamo potuto contare sulla collaborazione del Parma Calcio e possiamo contare che si possa lavorare alla realizzazione di progetti per la nostra comunità. Darà vita al Quadrante Est, per un ingresso bello e nuovo del nostro paese, con grande attenzione proprio alla nostra comunità. Da oggi partiranno delle cose importanti per i giovani, per lo sport e per ciò che di sociale potrà esserci. E’ una rinascita e ringraziamo tutti” ha dichiarato la prima cittadina di Collecchio.

Oltre all’intervento del Managing Director Corporate, Luca Martines, ha preso la parola il Professor Emilio Faroldi, architetto del Politecnico di Milano, che, insieme a Pietro Chierici dello Studio Efa di Parma, sono consulenti del nostro Club: “E’ la naturale conclusione di un percorso. Ci siamo trovati mesi fa con la Sindaca, facendo un ragionamento che parte 25 anni fa. La collettività merita quello che sta accadendo e se questo accade è perché una proprietà, come quella del Parma Calcio, lungimirante, con un’Amministrazione viva e attenta al proprio territorio, stanno dando le gambe a un progetto che, come tutti gli esseri umani, si trasforma. Le nuove funzioni saranno legate alle nuove tendenze e istanze, non vedo nulla di strano che l’architettura sia barometro dei nostri tempi. Non è un’operazione immobiliare o di un perfezionamento di un territorio che ha bisogno di ciò, ma è un’operazione di rigenerazione che, prima ancora che fisica, è sociale. Questo paradigma conferma un altro concetto, che lo sport è trainante di buone iniziative e funzioni. E’ un edificio che si è ben conservato, l’involucro è importante. Ha il senso della proprietà internazionale, si andrà a costruire una nuova narrazione e una nuova storia. E questo ci inorgoglisce molto“.

Il Parma Calcio ha due case iconiche, lo stadio Tardini a Parma e il centro sportivo a Collecchio. Sono decadi che siamo qui, conoscete bene il nostro progetto sportivo e il Centro Direzionale Ex Parmalat era un po’ una naturale evoluzione. Non solo per la superficie e la struttura, ma per renderci partecipi con un ruolo attivo nel rinnovamento di una città e di una comunità di cui facciamo parte. Dà continuità al nostro futuro piano di espansione. Oltre alla collaborazione che abbiamo trovato qui, sono le proposte che sono arrivate dai cittadini che hanno dato suggerimenti dei più disparati. Noi abbiamo sempre dimostrato una grande apertura al dialogo e all’ascolto, per quella che sarà la funzionalità della logica di questo centro. Invitiamo chi vuole a inviare dei suggerimenti perché siamo aperti all’ascolto. Si tratta di un acquisto da privato a privato. La destinazione d’uso? Abbiamo fatto diverse valutazioni, di fatto sono tutte aperte perché c’è un processo di ascolto e di condivisione. Vorrei evitare di esprimere degli esempi, perché potrebbe accadere come è successo per altri progetti che da due parole siano state costruite storie fantasiose rispetto a quelle che poi erano le destinazioni d’uso. Tutte le opzioni sono al vaglio, naturalmente compresa quella di un incubatore di idee e di progetti finalizzati al sociale. La cittadella dello sport è un progetto inclusivo che facciamo proprio, alla base c’è il concetto dell’associazionismo. Con la finalità che non porti benessere solo di carattere professionale. Al Tardini a Pasqua abbiamo ospitato 2mila persone e 57 club internazionali, questo nasce dalla volontà di unire tutte le nostre componenti, maschile, femminile e giovanili. E che lo sport sia improntato sullo sport e sul tema ambientale. E’ un progetto che si inserisce in un progetto di lungo termine. Dotare la crescita di una squadra con una crescita infrastrutturale, dove potremo forgiare i campioni del futuro in un ambiente stimolante e completo al più possibile. I lavori? Non c’è una data, sarà soggetto a un processo di condivisione con il Comune e con i nostri staff che sono al lavoro sul progetto“.

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