Parma ai minimi termini, ma basta Delprato: Como battuto

Non è stata una bella partita, poca cosa l'avversario, Parma ai minimi termini che ha fatto quello che doveva con ciò che aveva e poteva: vincere capitalizzando un gol. Che si rivela importantissimo

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Il Parma è ai minimi termini con soli 19 convocati, 16 di movimento. Ma basta Delprato: risolve una partita brutta e nervosa con un colpo di testa preziosissimo.

E’ ancora primavera inoltrata sul Tardini: un sole caldo e avvolgente accompagna Parma Como.

I ducali hanno una sola mission: cancellare la gara di Bolzano.

Pecchia è ai minimi termini deve affrontare una vera e propria emergenza con soltanto 19 convocati.

Tredici gli indisponibili: Buffon, Chichizola, Ansaldi, Cobbaut, Coulibaly, Romagnoli, Bernabé, Camara, Mihaila, Man, Charpentier, Inglese e lo squalificato Oosterwolde.

In porta dunque ancora spazio a Corvi con Delprato, Osorio, Valenti e Zagaritis.

A centrocampo Sohm è preferito a Juric con Estevez, alle spalle dei tre trequartisti Hainaut, Vazquez e Tutino,  Beneck unico riferimento offensivo.

Il Como è senza i suoi tifosi: la prefettura di Parma ha emesso un decreto di divieto della vendita dei biglietti per assistere alla partita a tutti i residenti nella provincia di Como per alcuni disordini all’esterno dello stadio di Modena due settimane fa.

In un primo tempo nervoso, brutto, noioso, pieno di falli e di cartellini, due episodi da salvare.

Al 13esimo contropiede lariano, intervento in uscita a valanga, in ritardo, di Corvi su Blanco lanciato da Cerri. Per Prontera è calcio di rigore e giallo per Corvi, per il var no: Cerri era in offside. 

E il gol, come nelle partite un po così, che sanno di poco se non di chi la mette dentro prima, la sblocca il Parma al 39esimo. Su un corner sbuca la testa di Delprato che insacca.

Il Como prova a suonare la sveglia con Cerri, ma è Tutino che impegna Ghidotti in corner allo scadere.

RIPRESA – Pronti, via, due calci di rigore chiesti in pochi minuti. Il primo lo chiede il Como per un presunto tocco di mano di Vazquez, il secondo il Parma per una deviazione di Baselli abbastanza netta ma probabilmente giudicata involontaria.

Pecchia prova a cambiare qualcosa con gli uomini che ha e si dimena in panchina: vola anche un giallo verso la panchina che chiede un’ammonizione per Celeghin.

Escono anche Sohm e Tutino, mentre il Como prende coraggio e colleziona corner e occasioni velleitarie, spesso confusionarie.

Il Parma ci prova a complicarsi la vita, la difesa spesso si ammassa e si scopre, ma nemmeno Parigini da un passo la punisce come se una mano fatata arrivasse ove Corvi non potrebbe volare.

I minuti di recupero sono quattro: stiracchiati, nervosi, brutti, l’ultimo pallone lo fa proprio al terzo clean sheet da titolare.

Non è stata una bella partita, poca cosa l’avversario, Parma ai minimi termini che ha fatto quello che doveva con ciò che aveva e poteva: vincere capitalizzando un gol. Che si rivela importantissimo.

TABELLINO

Marcatori: 38′ Delprato (P)

PARMA: Corvi; Delprato, Osorio, Valenti, Zagaritis (dal 61′ Bonny); Sohm (dal 79′ Sits), Estevez; Hainaut (dal 46′ Balogh), Vazquez, Tutino (dal 79′ Circati); Benedyczak (dal 46′ Juric).
A disp: Maliszewski, Borriello,  Buayi-Kiala.
All. Fabio Pecchia.

COMO: Ghidotti; Vignali, Scaglia, Solini, Ioannou; Bellemo, Baselli (dal 73′ Celeghin), Arrigoni (dal 64′ Iovine); Blanco (dal 73′ Parigini); Cerri (dal 79′ Gabrielloni), Cutrone (dal 64′ Mancuso).
A disp: Bolchini, Zanotti, Binks, Cagnano, Fabregas, Gabrielloni, Parigini, Delli Carri, Ambrosino.
All: Moreno Longo (in panchina Dario Migliaccio)

Arbitro: Alessandro Prontera di Bologna
Ammoniti: Scaglia (C), Bellemo (C), Hainaut (P), Juric (P), Balogh (P), Iovine (C)

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