Il Parma perde i pezzi, Pecchia: “In campo va il gruppo, uniti nella volontà e nell’orgoglio”

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Cristian Ansaldi ha evidenziato un problema muscolare che sarà valutato nelle prossime ore con esami strumentali;

• Gabriel Charpentier ha evidenziato un affaticamento alla coscia destra;

• Roberto Inglese ha riportato un trauma contusivo all’altezza dell’anca;

• Woyo Coulibaly ha evidenziato un sovraccarico tendineo;

• Leo Chichizola ha evidenziato un problema a carico della coscia destra.

Il prepartita contro il Como inizia con una serie di assenze che farebbero tremare chiunque. Ma non Fabio Pecchia, che si appella alla forza del gruppo e alla coesione.

LA SOLIDARIETA’ A PABLO MARI’ E ALLE VITTIME DI ASSAGO
E’ una cosa che ci tocca da vicino, per il nostro ambiente. Poteva essere una strage quello che è successo a Milano, dove è morta una persona. C’è la vicinanza da parte del Club, dello staff tecnico, dei calciatori. Ci sentiamo di mandare un abbraccio alla famiglia della vittima e a Pablo Marì che ha rischiato tanto. Vogliamo far sentire la nostra vicinanza a tutti coloro che sono stati coinvolti, è un messaggio che ci sentiamo di rivolgere da parte di tutto il Club e di tutto il Parma Calcio. In più una coincidenza è stata che la persona che ha fermato l’aggressore è stato un mio ex compagno di squadra, Massimo Tarantino“.

LA NOSTRA FILOSOFIA
Continuità nel lavoro, continuità nel fare le nostre cose. Questa è la parola chiave. E aggiungere sempre qualcosa in più. La partita di Sudtirol ci dobbiamo portare dietro tante cose positive e ovviamente per vincere le partite bisogna fare qualcosa in più. Noi dobbiamo giocare con il Como. Dobbiamo pensare a quelli che scendono in campo, perché scenderà in campo il Parma. Non mi interessa di quelli che ci sono o quelli che non ci sono. Quelli che ci sono dovranno essere uniti nella forza e nell’orgoglio di fare la partita, e fiducia nel lavoro che stiamo facendo e che stanno facendo i ragazzi. Il lavoro è quotidiano, bisogna insistere e raccogliere per come lavorano tutti. Oggi mancano alcuni giocatori, ma concentriamoci su quelli che scendono in campo. I ragazzi hanno fiducia, ho fiducia nel lavoro che fanno. Tutti quelli che scenderanno in campo e che saranno a disposizione, sono convinto che faranno una grandissima prestazione. E devono affrontarla con spirito e fiducia, perché il lavoro che fanno è quotidiano. Io continuo a vederli in miglioramento, l’obiettivo mio e dei ragazzi è di presentarsi per vincere le partite. Perché in campo scendere il Parma. Saremo davanti ai nostri tifosi, a fare la prestazione e a tirarci il pubblico dalla nostra parte. Senza troppi calcoli di chi manca: andiamo diretti all’obiettivo. La situazione attuale? Bisogna studiarla e affrontarla, senza farsi troppo coinvolgere da quello che è l’evento negativo. Andiamo avanti e guardiamo al lavoro, cercando di migliorare i dettagli“.

L’AVVERSARIO
Io credo che quello che ha vissuto il Como, ha giocatori di qualità, non solo davanti ma anche in mezzo al campo. Con attaccanti che hanno fisicità e sono assortiti bene. Squadra che ha fatto anche di buoni risultati, sarà una partita diversa per noi rispetto a quella precedente. Dovremo essere molto bravi a renderci conto del tipo di gara da fare subito, ogni partita è diversa ma questa lo sarà molto di più rispetto al Sudtirol. Credo che per i giocatori che hanno il Como avrà un atteggiamento diverso dal Sudtirol. Noi dovremo essere bravi a tener palla ma anche aggredire gli spazi“.

L’IDENTITA’ DEL PARMA
L’identità della mia squadra è forte e chiara. E’ l’identità del Parma. Vogliamo essere in campo e protagonisti della partita. Anche commettendo degli errori, ma l’identità è netta. Vedo convinzione nei ragazzi di voler fare le cose, con intensità e voglia. Di essere molto aggressivi e di andare a cercare il gol. Per vincere bisogna fare gol, creare opportunità o mettere sotto pressione l’avversario. Benek? Adrian lo vedo sempre meglio, l’ho visto bene in coppa. Mi era piaciuto da esterno attaccando l’area, può giocare anche davanti. Non c’è differenza di posizione, deve attaccare l’area. Non cambia la posizione da dove attacca, ma conta il suo spirito, quello che sta mostrando. E’ in continuo miglioramento anche sotto l’aspetto fisico“.

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