Aimi: “Bonaccini viene a ‘colonizzare’ Parma per renderla una appendice di Bologna”

“Ne abbiamo viste davvero di tutti i colori in questa campagna elettorale che vede ora fianco a fianco grillini e Pd che, fino all’altro ieri, si facevano la guerra, con la “g” minuscola, quella vera, politica, dall’assalto alla baionetta a suon di comunicati, alle torte in faccia sulle malefatte del pizzarottismo.E adesso, proprio un candidato di nome “Guerra” sembra averli messi tutti d’accordo“

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“Il presidente della Regione, Bonaccini, interverrà giovedì sera a sostegno di Guerra sindaco, a chiusura della campagna elettorale a Parma: dire che la faccenda è alquanto ironica è un pallido eufemismo.

Si tratta, più che altro, di un esilarante teatrino. Per decenni Parma è stata trascurata dalle istituzioni regionali, diventando una vera e propria ‘cenerentola’ dell’Emilia-Romagna: ultima per avanzamento delle infrastrutture, con gli investimenti sulla cispadana, sulla pedemontana, sulla pontremolese fermi da anni; bistrattata sul fronte sanità, con unici finanziamenti quelli per il pronto soccorso e per l’Ospedale dei bambini nati grazie a risorse governative e private; in merito alla cultura, poi, basti pensare che hanno cancellato con un colpo di spugna l’orchestra del Teatro Regio di Parma per sostituirla con quella della Regione Emilia-Romagna.

Di più, per ironia della sorte – e se mai a qualcuno sorgessero dubbi – alla Prima del Festival Verdi canterà il Coro del Comunale di Bologna, sempre al posto di quello del Regio di Parma.

Che adesso, quindi, Bonaccini venga a ‘colonizzare’ Parma per renderla una appendice di Bologna, invece di valorizzarne davvero le peculiarità, fa solo sorridere.

Del resto, ne abbiamo viste davvero di tutti i colori in questa campagna elettorale che vede ora fianco a fianco grillini e Pd che, fino all’altro ieri, si facevano la guerra, con la “g” minuscola, quella vera, politica, dall’assalto alla baionetta a suon di comunicati, alle torte in faccia sulle malefatte del pizzarottismo.

E adesso, proprio un candidato di nome “Guerra” sembra averli messi tutti d’accordo. Ironia del destino”.

Enrico Aimi, senatore e coordinatore regionale per FI

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