“Chiudere adesso per non aprire mai più”: la protesta di Parma Tricolore

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“Chiudere oggi per non riaprire mai più”: con questo striscione, appeso nella notte, l’associazione Parma Tricolore protesta contro le chiusure imposte a seguito della proclamazione della ‘zona rossa’ anche in provincia di Parma. “L’ennesimo colpo di grazia ad un territorio già martoriato”, denuncia la vicepresidente Vera Altiero.

“La misura è del tutto fuori luogo – spiega – dato che ad oggi Parma non presenta numeri, sia in termini di contagi che di occupazione di posti letto ordinari e di terapia intensiva, tali da giustificare la stretta”. A preoccupare l’associazione sono soprattutto i risvolti economici della decisione: “Dopo i vari lockdown dell’anno scorso parliamo, in tutta Italia, di 500mila aziende che hanno serrato i battenti nel 2020, 420 miliardi di fatturato in meno e quasi mezzo milione di posti di lavoro persi. Non deve sorprendere – prosegue – che, secondo i più aggiornati dati Istat, più di due milioni di famiglie versino in stato di indigenza: un dramma che colpisce anche zone come la nostra, dove sono almeno 1500 le attività a rischio chiusura, a dimostrazione che nessuno può dirsi al riparo”.

“Chi si aspettava un cambio di passo da parte del nuovo governo rimarrà deluso, visto che la strategia adottata sembra quella di continuare a chiudere intere zone della nazione senza alcun apparente criterio. A poco servono le rassicurazioni di Bonaccini sui sacrifici da fare oggi ‘per salvare l’estate’: di questo passo resterà veramente poco da salvare. E in assenza di adeguate e concrete misure di sostegno, che dopo un anno ancora non si vedono all’orizzonte – conclude Altiero – se non ci uccide il Covid alla fine sarà la povertà a farlo”.

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