L’Emilia-Romagna è la regione con la più alta densità di alunni per classe

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L’Emilia-Romagna è la regione con la più alta densità di alunni per classe (21,86), seguita da Lombardia (21,44) e Toscana (21,24) mentre le classi meno «affollate» si trovano in Molise (17,73), Basilicata (18,06) e Calabria (18,13), su una media nazionale di 20,34 alunni. Il dato emerge da un’analisi condotta da Das (gruppo Generali), compagnia specializzata nella tutela legale, che sta registrando in questo periodo una crescita di richieste per Difesa Scuola, copertura rivolta a dirigenti scolastici, personale docente e non docente ma anche allievi e genitori membri di organi collegiali.

Per tipologia di istituti, l’analisi di Das rileva alcune peculiarità territoriali. Nella Scuola dell’Infanzia (media nazionale 20,92) la Liguria è la regione con il maggior numero di alunni (22,72) seguita da Toscana (22,49) e Lombardia (22,48), il Molise quella con il numero più basso (17,81). Per la Scuola Primaria, l’Emilia-Romagna è la regione con la media più alta (20,35) ben al di sopra della nazionale (18,81). Seguono Lombardia (20,15) e Toscana (19,84); il Molise è ancora la regione con la densità più bassa (16,05). Riguardo alla Secondaria di I grado, sempre l’Emilia-Romagna ha il più alto numero di alunni per classe (22,44) seguita da Toscana (21,86) e Lombardia (21,66); la Sardegna è all’ultimo posto (17,94), sotto la media nazionale (20,69).
Infine, per la Secondaria di II grado (media nazionale 21,51), dopo l’Emilia-Romagna (22,99) ci sono il Veneto (22,65) e la Lombardia (22,55); la Sardegna è ultima (18,80).

«In tempo di Covid – afferma Roberto Grasso, director & general manager di Das – la necessità di rispettare le distanze di sicurezza nelle scuole per contenere i contagi, ha aumentato notevolmente le responsabilità e i rischi per i dirigenti scolastici e per tutte le figure professionali che sono la colonna portante del sistema educativo e che devono poter svolgere la propria attività con serenità garantendo lo svolgimento delle lezioni in sicurezza. Oggi, più che mai offrire una tutela ai dirigenti e non solo, è un presupposto essenziale per garantire un buon funzionamento delle attività scolastiche e un sano percorso formativo alle nuove generazioni».

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