Si rifugia nel sottoscala di un condominio: “Mio padre mio violenta”

Protagonista una sedicenne di origini filippine. Ora è stata affidata a una casa famiglia

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Si era rifugiata nella lavanderia di un condominio in zona est, dopo essere scappata dal padre padrone, che la violentava e picchiava continuamente, appoggiato e difeso dalla madre.

La ragazzina, origini filippine, 16 anni ancora da compiere, è stata affidata dalla Polizia Locale a una Casa Famiglia che la aiuterà a ricostruirsi una vita.

Da alcuni tempi i condomini, e la signora della pulizia, notavano alcune stranezze nello sgabuzzo: alcune carte a terra, piccole cose spostate, la porta a volte chiusa a chiave dall’interno.

Il timore era un ennessimo attacco dei ladri, spesso visitatori sgraditi del condominio. L’altra mattina, molto presto, una condomina ha notato la porta semiaperta, che veniva chiusa dall’interno.

Si è avvicinata e ha aperto, facendosi luce col cellulare. Ha trovato quella ragazzina incontrata qualche volta sulle scale perché amica di un coetaneo del palazzo, accovacciata in un angolo, con un giaciglio di fortuna.

Era spaventata, ha detto solo di non voler tornare a casa, e di non andare a scuola da alcuni giorni per non essere trovata dai genitori.

Poi la verità, davanti agli assistenti sociali: la violenza, la madre che non la ha mai difesa. La fuga. E una vita da ricostruire, a 16 anni.

 

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