Coronavirus, a Parma nessun decesso. Cinque i nuovi contagi

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L’andamento dei contagi in Emilia-Romagna e i contenuti della nuova ordinanza regionale, che verrà firmata oggi stesso, su controlli, test sierologici e tamponi ai lavoratori dei comparti logistica e carni. Ne ha parlato in una conferenza, live su facebook, l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini.

L’assessore è partito con i dati: “In calo”, 18 i nuovi positivi (ieri 71). “Andameno in Europa e nel mondo che continua a circolare. Non dobbiamo sottovalutare la diffusione. Ma nemmeno sottovalutare il nostro sistema sanitario regionale”. Sesto giorno in regione senza decessi (decimo a Parma). Importante “capire quanti si sono positivizzati a casa. Dei 18, 12 si sono positivizzati a domicilio, in famiglia, quindi non hanno infettato altri”.  93 i ricoveri in regione, dato uguale a ieri. In terapia intensiva sono 9, meno uno rispetto a ieri “sono lontani i giorni in cui piangevamo le tante vittime e gli ospedali presi d’assalto dai malati sintomatici”. Oggi “nulla di tutto questo è sotto i nostri occhi. Ma il virus circola ancora. Noi non abbiamo smesso la nostra attività di prevenzione”.

Le persone complessivamente guarite salgono quindi a 23.496 (+5 rispetto a ieri): 218 “clinicamente guarite”, divenute cioè asintomatiche dopo aver presentato manifestazioni cliniche associate all’infezione, e 23.278 quelle dichiarate guarite a tutti gli effetti perchè risultate negative in due test consecutivi.

Questi i nuovi casi di positività sul territorio, che si riferiscono non alla provincia di residenza, ma a quella in cui e stata fatta la diagnosi: 4.567 a Piacenza (invariato), 3.722 a Parma (+5), 5.014 a Reggio Emilia (+3), 4.013 a Modena (+2), 5.095 a Bologna (+3); 404 a Imola (invariato), 1.048 a Ferrara (invariato); 1.087 a Ravenna (+3), 965 a Forlì (invariato), 820 a Cesena (+1) e 2.223 a Rimini (+1).

In arrivo una nuova ordinanza

“Comprende 4 assi – ha spiegato Donini -. Il primo è su quelli che rientrano dall’estero, extra Ue. Non quelli “vietati” dal governo, gli altri. Faremo, non fidandoci dell’isolamento, un tampone all’arrivo. Incroceremo anche i dati di coloro che viaggiano per lavoro. All’ingresso in regione e dopo 7 giorni”. Secondo punto i focolai familiari :”non sono la maggioranza ma non vanno sottovalutati. Laddove non riscontriamo l’adeguatezza della logistica, la persona viene trasferita in una struttura idonea gestita dalla sanità”. Terzo elemento “sfida contro il tempo”, un contrasto ai focolai nella logistica e nelle realtà di lavorazione della carne (“Nulla a che vedere con la qualità della carne, il virus passa da persona a persona, non con la carne”, ha specificato Donini). “Entro il primo agosto tampone nasofanringeo a tutto il settore, dipendenti e a collaboratori (70 mila lavoratori)”. “Contiamo sulla collaborazione dei datori di lavoro: loro ci dovranno fornire l’elenco. La sanità regionale si farà carico delle spese, ma loro dovranno aiutarci a livello organizzativo”. Gli eventuali positivi asintomatici “avranno le garanzie del caso”. Quarto: strutture ospedaliere e ricoveri anziani (non solop i nuovi accessi ma anche le visite). “E’ importante che un familiare possa anadare trovare un caro in sicurezza. L’ordinanza prevede una responsabilità in più: ed è la compilazione di un’autocertificazione” .

Convivenza

“Tanto dipende dal vostro comportamento. In primis la mascherina dove non ci può essere distanziamento. Maascherina che va gestita e indossata a tutela propria, ma soprattuto degli altri”. In caso di successo sul coronavirus “è  del senso di respèonsabilità dei cittadini”. Una battaglia non vinta “che dobbiamo combattere assieme. Ognuno deve fare la sua parte”. “Non è vero che il virus si è indebolito, non è vero che circola meno, per sconfiggerlo dobbiamo farlo tutti assieme”.

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