Intervista del TG 5 a Vignali riabilitato dopo 10 anni (VIDEO) e una interpellanza parlamentare chiede una ispezione in Procura

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L’ex Sindaco di Parma Pietro Vignali – di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi dell’archiviazione dopo ben 10 anni dell’inchiesta sulle assunzioni di dirigenti comunali, con tanto di frase choc della P.M. Dal Monte “Gli investigatori sono incorsi in alcuni errori di valutazione” – ieri è stato protagonista di una intervista del Tg 5 (vedi video integrale sotto). Uno stralcio della lunga chiacchierata tra l’ex primo cittadino ora riabilitato (negli stessi giorni in cui, curiosamente, è successo anche a Silvio Berlusconi che doveva “essere condannato a priori” perché è “un mascalzone” nonostante questa fosse “una grave ingiustizia”, secondo quanto contenuto nelle registrazioni audio di Amedeo Franco, relatore in Cassazione) e il giornalista Maurizio Zuffi, con location un elegante bar di Via al Duomo e lo splendido scenario del Duomo e Battistero, è andata in onda nella edizione di punta, quella delle 20, del telegiornale della corazzata Mediaset, ma anche su Studio Aperto (Italia 1) e sul Tg 4. «Ora sono sollevato, ma al contempo anche amareggiato perché 10 anni nella vita di una persona sono tanti, anche perché si trattava di accuse pesanti e oltre al tritacarne mediatico, si era paralizzata l’attività di un’amministrazione che guidava le classifiche sulla qualità della vita. Non cerco vendette e non accuso nessuno. Mi basta quello che ha detto la Pm, che non c’è stato nessun tipo di reato. Ho dedicato 13 anni
a questa città e certamente ho commesso errori, ma penso di aver pagato, soprattutto dal punto di vista umano». Sempre ieri, in edicola, era uscita una intervista di Pietro Vignali sul quotidiano LaVerità che titolava “Dopo dieci anni ho avuto un risarcimento morale”: già, 10 anni, e proprio sulle lungaggini di questa inchiesta ieri due deputati di Forza Italia –  l’avvocato Pierantonio Zanettin, ex membro del CSM e Gloria Saccani – hanno depositato una interpellanza parlamentare chiedendo al Ministro della Giustizia Bonafede di valutare se debbono essere attivati ispezioni a Parma e presi provvedimenti disciplinari nei confronti dei magistrati coinvolti. In particolare i due firmatari domandano di accertare il perché
la Procura abbia impiegato ben dieci anni per arrivare alla richiesta di archiviazione così «violando le norme previste dal codice di procedura penale sulla ragionevole durata delle indagini preliminari e sottoponendo per tutto questo tempo gli indagati alla “spada di Damocle” e alla gogna mediatica di un carico pendente sul capo». Oltre a Vignali lo stesso calvario era toccato all’assessore Bernini, all’allora direttore generale Frateschi, al segretario generale Pinzuti e alla dirigente del settore Personale Rampini nel frattempo deceduta.

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