VIGNALI, la PM Dal Monte ne chiede l’assoluzione perché il reato non sussiste e il G.I.P. condivide ed archivia per intervenuta prescrizione

0

Dieci anni di indagini, controlli, perquisizioni, infinite discussioni ed illazioni, ma alla fine Pietro Vignali, ex Sindaco di Parma (ed alcuni altri indagati assieme lui), viene completamente scagionato dall’accusa di aver assunto in Comune nel 2005 18 dirigenti entrati in pianta organica (art. 110 e 323 c.p.). Il G.I.P. Mattia Fiorentini, in data 2 Marzo 2020, ha infatti firmato il decreto di archiviazione del procedimento del reato, che nel frattempo si è estinto per intervenuta prescrizione, richiamando e condividendo la richiesta di archiviazione precedentemente formulata dalla Procura di Parma, attraverso la P.M. Paola Dal Monte, secondo cui, come si legge nella missiva inviata il 17 Febbraio 2020: “Il criterio previsto dalla legge per l’assunzione appare del tutto rispettato e non può essere invocata la violazione solo sulla base della considerazione che tali nomine in realtà nascondono assunzioni clientelari, circostanza non provata”. Dal Monte, verga anche che a suo avviso: “Gli investigatori sono incorsi in alcuni errori di valutazione”. Errori di valutazione che in quei tempi, però, non solo avevano messo ulteriormente alla gogna Vignali, ma, soprattutto, anche creato la paralisi della macchina comunale poiché a seguito delle ripetute perquisizioni delle Fiamme Gialle in Municipio e del clamore mediatico creato dalla vicenda, nessuno più in Comune (anche in Direzione Generale e Segreteria Generale) firmava più delibere per il timore di dovere poi rispondere personalmente in sede penale.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here