Coronavirus, cosa succede al nostro cinema? Ecco le novità… (FAQ AGGIORNATE)

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(dalla newsletter Cinema a Parma) – Prima racconto una storia. Una settimana fa Lucca Comics & Games ha annunciato la conferma delle proprie date (28 Ottobre – 1 Novembre). Tanti commenti sotto il post della notizia… Mi aspettavo un po’ di sano entusiasmo nerd, tipo “evviva si riparte!”. Niente di tutto ciò, i commenti con più like erano di insulti per l’insensibilità nell’ipotizzare un evento gioioso TRA SEI MESI. Mi ha dato da pensar: ho il timore che ci stiamo talmente (e giustamente) abituando alle nuove regole da toglierci più libertà di quanta ce ne verrà concessa nelle prossime settimane. Mi preoccupa, perché la chiusura alla gioia e all’intrattenimento ha molto a che fare con il cinema, oltre che con la nostra capacità di essere felici. Ne consegue una domanda: in che mondo stiamo per entrare? Seguita da: ma vogliamo entrarci per davvero o, al momento, è più rassicurante il pensiero di restare in casa?

Riprendo le domande poste la volta scorsa, aggiornando le risposte. Sì, oggi sappiamo un bel po’ di cose in più ed è giusto parlarne insieme…

Cosa succede al nostro cinema?

A Parma non tanto. Mi sono interrogato un attimo sul silenzio delle nostre sale e credo sia proprio una questione strutturale. Astra, D’Azeglio ed Edison sono sale che hanno alimentato pochissimo il dialogo online con gli spettatori – Edison sì, ma in un’altra epoca –: sono anche spazi convenzionati con il Comune e nemmeno da questo versante, a pensarci, hanno mai sviluppato una voce unitaria. Da qui anche, secondo me, la fatica che si avverte nella finestra cinematografica di un canale di comunicazione come Parma Ritrovata, gestito dall’assessorato alla Cultura. Si cade nel riassunto, si applicano schemi, si segnalano i soliti nomi, mentre mi pare manchi un orizzonte programmatico. Eppure, sono tanti – tantissimi – i messaggi degli spettatori che dicono “parlateci di cinema” e “parlateci di futuro”. Andrebbero ascoltati, coinvolti, messi in risalto rispetto all’ennesimo link ad un documentario parmigiano… 

Quando riapriranno i cinema in Italia?

Non lo sappiamo, però si sono definiti due orizzonti precisi: un’apertura rapida (anche contingentata) che permetta di pagare subito (maggio-giugno) lo scotto delle sale vuote per ripartire forte a Settembre, oppure un’apertura “a problema risolto” che si spinga addirittura a dicembre. per ora dobbiamo tenerle vive entrambe, ma diventa fondamentale la domanda su quale mondo (e quale cinema) vogliamo costruire per il futuro. Comincio a pensare che sia meglio partire, con tutte le accortezze del caso, già a partire dall’estate.

Sì, ma come riapriranno?

Lo sappiamo, solo che non lo si può ancora dire apertamente: riapriranno in un percorso ibrido in cui il singolo cinema venderà sia biglietti fisici (forse con la sala a ridotto numero di posti), che biglietti streaming, da usare su una piattaforma. Mi piace questa soluzione? No, affatto: la trovo pericolosissima per gli esercenti. Ne parleremo magari meglio in un post dedicato…

Arena estiva o drive-in?

Le arene estive si troveranno nella felice posizione di essere all’aria aperta, di poter distanziare meglio i posti e di accedere ad un bel catalogo di film che i distributori dovranno smaltire entro l’estate. Quanto ai drive-in, non dico che non funzionerebbero, ma in una città delle dimensioni di Parma mi preoccuperebbe che la via per salvare la cultura fosse il ricorso massiccio all’automobile. Oltre al fatto che un drive-in non tutela un esercente, ma anzi gli contrappone una nuova concorrenza con regolamenti tutti da scrivere. Non so, ho l’impressione che sia una soluzione per chi ha forti contributi sull’estivo e cerca un modo per non perderli…

Che fine faranno i festival previsti da marzo a settembre?

Salteranno tutti. Sì anche Cannes, che al momento si ostina a non annullare l’edizione 2020. Il governo francese ha pubblicato un decreto che sospende i grandi eventi, le sezioni collaterali del festival hanno già gettato la spugna e tra un paio di settimane anche il concorso principale di Cannes dovrà annullare tutto. Temo che faranno questa fine anche i festival già ricalendarizzati nell’agenda di inizio Luglio. Venezia… ad oggi rischia, anche per gli endemici problemi strutturali: è, infatti, un festival in cui si blocca tutto ogni volta che passa un ministro sul red carpet, immaginatevi la gestione di 50 proiezioni al giorno con anche 1.300 spettatori nella stessa sala. Complicato…

Ma gli italiani torneranno al cinema?

Un amico mi ha detto di aver fatto un sondaggio in coda dal panettiere: tornereste al cinema? Mai più. Qui torno alle reazioni che hanno seguito l’annuncio di Lucca C&G. Sono sicuro che supereremo la paura e cresceranno, anche più di prima, tutti quei cinema capaci di fare un percorso mano nella mano con gli spettatori, i ragazzi, gli insegnanti, le associazioni e tutti quanti. Mi fido ciecamente della passione della gente, della voglia di cultura e felicità. Siamo tutti più forti della rassicurante possibilità di starcene per sempre a casa…

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