Trasporto gratuito studenti dell’Anna Frank, Freddi: “Non è giusto sia gratuito. Pagheranno tutti i cittadini per non dire un “no” a quei ragazzini”

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“Scrivo manifestando il massimo rispetto delle posizioni di tutti, consiglieri di maggioranza, di opposizione ed assessori, ed ancor più con affetto lo dico ai miei compagni timidi del PD.

Questa Repubblica, dalla sua nascita, ha “consumato” risorse, speranze e futuro delle generazione successive inseguendo il consenso del “gratis”. 

Ogni pasto ha un costo e quando questo è “gratis” il prezzo è il cittadino.

Credo sia stato sbagliato “regalare” – che regalo non è in ottica di comunità – i trasporti “gratuitamente”; credo che sia sbagliato perché per un “gratis” c’è qualcun altro che pagherà il conto e questo non educa al senso di comunità un popolo abituato alla desiderata pretesa del diritto ad avere tutto gratuito dalle amministrazioni pubbliche.

Lo scrivo accettando ovviamente la decisione della mia amministrazione, pur senza condividerla, e mi sento in dovere di sottolineare ancora una volta, l’errore politico ed educativo di questa scelta.

Credo, ancora una volta, la politica non abbia fatto il suo dovere e questa è la parte più triste della vicenda Anna Frank”.

E poi, ancora. “Sogno un Ferragosto all’insegna della solidarietà, al senso di comunità, dove tutti, ma proprio tutti, possano farsi carico di un pezzo di strada, di un pezzo di un puzzle che compone la nostra variegata società.

Purtroppo come spesso ripeto nei miei interventi, il nostro Paese non ha mia maturato quella coscienza, quel senso civico di appartenenza ad una Comunità, ci “armiamo” al grido della demagogica acqua pubblica ma in realtà ognuno di noi è sempre troppo impegnato a far valere il proprio singolo interesse, trascurando quello del prossimo dove il “prossimo” è già troppo occupato a salvaguardare i propri privilegi.

Sono stato criticato, a destra, a manca ed al mio interno per la mia “singolare” posizione sul caso Anna Frank ma ribadisco che la politica è chiamata alla responsabilità nell’indicare una strada e come accade in tutte le famiglie, un NO ogni tanto ad un figlio è sintomo di capacità di dialogo.

Le risorse a disposizione non sono infinite, ancor meno lo sono per le amministrazioni locali e per contro i bisogni sono sempre più in aumento.

Penso ai ragazzi disabili che entrano nei nostri circuiti ogni anno, penso agli anziani che sempre più sono fuori dalla protezione cui avrebbero bisogno.

Sogno un Ferragosto di solidarietà e di reale comunità, una comunità non ombelicale ma capare di comprendere i bisogni di tutti in un quadro sempre più complesso.

Non è politicamente corretto dire tutto ciò, ne sono consapevole e per certo per questo non sarò né amato, né avrò consenso ma qualcuno prima o poi, deve avere il coraggio di guardare alla realtà e gridare “il Re è nudo”.

 

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