Immunogenetica dei trapianti: nuova casa e tecnologie al Maggiore

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Cambia casa e si rinnova negli spazi e nelle tecnologie l’Immunogenetica dei trapianti dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Parma, centro di riferimento regionale per l’immunologia dei trapianti renali e la tipizzazione dei tessuti.

In sostanza, il Centro associa a ogni donatore di organi disponibile in Emilia Romagna i pazienti che per le loro caratteristiche immunologiche e cliniche possano ricevere l’organo ed essere quindi compatibili con il trapianto.

La struttura si è recentemente trasferita al primo piano del padiglione Cattani, in spazi più grandi e aumentato anche le proprie tecnologie con due nuovi e sofisticati macchinari.

I nuovi ambienti ospitano, oltre a quattro locali per biologi e tecnici di laboratorio e sei locali di servizio, cinque laboratori intitolari al professor Luigi Migone, Clinico medico e nefrologo di fama mondiale, co-fondatore nel 1957, della Società italiana di Nefrologia.


Il Centro di Parma associa ad ogni donatore di organi disponibile in Emilia Romagna i pazienti in lista d’attesa che per le loro caratteristiche immunologiche e cliniche possano ricevere l’organo.

Questa attività è fondamentale per permettere il buon esito dell’intervento, riducendo i rischi di rigetto o permettendone la diagnosi precoce. Sono stati 60 i trapianti effettuati al Maggiore nel 2017, 51 nel 2018, e 43 i trapianti di rene eseguiti nei primi sette mesi del 2019.

I laboratori, pensati già negli anni ‘60 da Luigi Migone, si sono sviluppati a partire dagli anni ‘70 grazie al lavoro pionieristico di Mario Savi, direttore della Genetica Medica fino al 2013, e Tauro Maria Neri, che ha ricoperto l’incarico fino al 2015, anno in cui la direzione della Genetica è stato affidata ad Antonio Percesepe.

Come diceva il mio maestro, il professor Savi, il nostro è un lavoro spesso oscuro, ma fondamentale per l’obbiettivo finale che è quello di ridare una nuova speranza grazie al trapianto” afferma Paola Zanelli.

Prende la parola anche il rettore Paolo Andrei:”Oggi celebriamo il futuro guardando alle nostre radici. Se siamo qui, a inaugurare i nuovi laboratori dell’Immunogenetica è grazie al lavoro svolto in passato”.

Continua poi Gabriella Sangiorgi, direttore centro di riferimento trapianti della regione: “La rete dei trapianti si regge su un’attività d’équipe che coinvolge aziende professionisti della Regione, quella dei trapianti è una catena in cui ogni specialista mette un proprio tassello”.

Conclude il direttore generale dell’Aou Massimo Fabi:“I nostri professionisti grazie agli insegnamenti di chi li ha proceduti svolgono un lavoro corale con una capacità di fare squadra che è la vera forza dell’ospedale Maggiore di Parma“.

I laboratori dell’Immunogenetica dei Trapianti sono attivi giorno e notte, 24 ore su 24, vista l’urgenza con cui le prove di compatibilità devono essere effettuate, per mettere in moto la catena che coinvolge nefrologi e chirurghi.

Con la riqualificazione della struttura è aumentata anche la dotazione tecnologica con l’acquisto di un citofluorimetro, apparecchiatura che serve a svolgere le prove finali di compatibilità, e di una Pcr quantitativa, macchinario che permette la tipizzazione di tutti gli antigeni leucocitari in tempi molto rapidi.

La tipizzazione Hla (Antigeni leucocitari umani), ossia la verifica che le cellule del donatore e del ricevente siano compatibili insieme alla ricerca degli anticorpi diretti contro questi antigeni sono attività fondamentali per il successo dei trapianti.

E’ un po’ come con i gruppi sanguini verifichiamo la tolleranza tra donatore e ricevente degli antigeni che sono espressi in tutte le cellule del nostro organismo” sono queste le parole di Paola Zanelli, responsabile Immunogenetica dei trapiani.

L’investimento per la completa riqualificazione del Centro di Immunogenetica dei trapianti è stato di 450mila euro, totalmente coperto da finanziamenti regionali. Di questi 230mila per la ristrutturazione degli spazi del Cattani e 220mila euro per le apparecchiature.

Tra le principali collaborazioni del laboratorio di Immunogenetica figura il Centro Trapianti midollo osseo per cui il laboratorio esegue la tipizzazione Hla in alta risoluzione dei pazienti e dei loro possibili donatori (familiari o non consanguinei), controlla la presenza eventuale di anticorpi nei candidati al trapianto e, una volta avvenuto il trapianto, ne monitora l’attecchimento, mediante analisi del Dna.

La struttura è inoltre sede del Centro di Parma del Registro italiano donatori midollo osseo, collabora con la locale sede Admo ed esegue i test di conferma per i donatori selezionati e tutte le procedure in caso di donazione di cellule staminali emopoietiche o di midollo osseo in collaborazione con le unità operative di Ematologia e Ctmo e Immunoematologia e Trasfusionale dell’Aou.

La tipizzazione Hla viene inoltre eseguita per valutare gli aspetti immunologici di alcune malattie, come la celiachia, il diabete mellito, la spondilite anchilosante, o effetti avversi di farmaci, tra cui uno utilizzato nella terapia dell’Aids.

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