Allarme – Legionella, altri 5 casi sospetti: in tutto sono 19

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Sono stati segnalati a Parma altri 5 casi di possibile legionellosi, per i quali sono ancora in corso gli accertamenti clinici. Si tratta di segnalazioni arrivate negli ultimi due giorni al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Usl di Parma.

Anche per queste cinque nuove segnalazioni, si dovranno attendere gli esiti di tutti gli esami ulteriori, effettuati dal centro di riferimento regionale di Modena, per avere una conferma definitiva della diagnosi iniziale.

Salgono così a un totale di 19 i casi di sospetta legionellosi registrati a Parma nelle ultime settimane, per oltre la metà concentrati nella zona sud-est della città.

Per quattro dei nuovi casi si è reso necessario un ricovero all’Ospedale Maggiore, dove sono in fase di dimissione o in condizioni cliniche stabili.

“Nelle scorse settimane il leggero aumento delle segnalazioni riscontrate in novembre, aveva alzato la soglia d’attenzione da parte delle Aziende sanitarie, Comune di Parma e Regione Emilia-Romagna, che hanno rafforzato la collaborazione per monitorare il fenomeno. All’indomani delle prime segnalazioni, il 6 dicembre questi Enti hanno riunito un Tavolo tecnico interistituzionale, dove si è deciso subito di iniziare gli interventi necessari per individuare le cause della diffusione: attività costante e capillare di monitoraggio; prelievi di campioni ambientali nella zona sud-est della città ai sistemi di raccolta e scarico delle acque, vasche di deposito, fossati, impianti di depurazione fumi (scrubber), torri di evaporazione, rete idrica pubblica; indagini epidemiologiche sulle persone malate e sulle loro relazioni abituali – si legge in una nota congiunta di Ausl e di Comune – Il Tavolo interistituzionale è già stato costituito formalmente dalla Regione, includendo anche i laboratori di riferimento regionali di ARPAE, per le analisi ambientali, e dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena per le analisi cliniche.

Si ricorda che questa diffusione di sospetta legionellosi a Parma avviene in un contesto nazionale e regionale in cui, nell’ultimo anno, si è osservato un aumento significativo dei casi, con picchi di segnalazioni superiori del 50% rispetto al 2017.

Si attendono ora i risultati dei prelievi ambientali e gli esiti degli ulteriori accertamenti sui pazienti per le conferme di diagnosi, che verranno valutati nel corso di un nuovo incontro a breve del Tavolo tecnico interistituzionale, mentre prosegue il coordinamento di tutti gli interventi necessari”.

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